Dopo essere state in vigore per quasi cinque anni, le misure antidumping e antisovvenzioni dell’UE sui pannelli solari originari della Cina sono scadute nella notte tra il 3 e il 4 settembre. Tenuto conto delle esigenze sia dei produttori che degli utilizzatori e degli importatori di pannelli solari, la Commissione ha deciso che è nell’interesse di tutta l’UE far decadere le misure. La decisione tiene conto anche degli obiettivi dell’Unione in materia di energie rinnovabili.
L’UE ha istituito per la prima volta misure antidumping e antisovvenzioni definitive per un periodo di due anni nel dicembre 2013. Le misure sono state successivamente prorogate nel marzo 2017 per un periodo di soli 18 mesi rispetto ai cinque anni usuali. Il livello delle misure è stato progressivamente ridotto al fine di consentire ai prezzi delle importazioni nell’UE di allinearsi progressivamente ai prezzi del mercato mondiale.
La Commissione ha ritenuto che la situazione del mercato non sia cambiata in misura tale da giustificare un’ulteriore proroga delle misure al di là dei 18 mesi previsti e ha respinto la richiesta dell’industria dell’UE di avviare un’inchiesta di riesame in previsione della scadenza.