Il decreto contro il caro bollette a cui andremo incontro nei prossimi mesi è stato approvato. Cosa ne pensano le imprese italiane? Leggiamo il giudizio del Presidente di Confartigianato, Marco Granelli, sul provvedimento varato dal Governo.
“IlDL bolletteè un ulteriore e apprezzabile segnale di attenzione verso le piccole imprese e le famiglie. Lo spostamento della copertura del gettito degli oneri per l’ultimo trimestre dell’anno, pari a circa 1 miliardo e 300 milioni, dalla bolletta alla fiscalità generale e sui proventi delle aste di Co2, va nella direzione da tempo auspicata da Confartigianato di alleggerire il peso dei costi energetici sulle utenze in bassa tensione”, dichiara Granelli.
“L’intervento - prosegue il Presidente - segue la linea già tracciata con precedenti interventi adottati dal Governo per alleggerire la bolletta delle piccole imprese, come è avvenuto con il Decreto Rilancio, che aveva destinato 600 milioni al contenimento di tariffe di rete e oneri generali di sistema, al fine di attenuare gli effetti negativi della pandemia. E’ la dimostrazione che esiste una via per alleggerire le bollette delle piccole imprese e questa via non deve necessariamente passare all’interno della bolletta elettrica”.
Il paradosso: meno consumi, più paghi
“Ora, però, va affrontato e risolto lo squilibrio incomprensibile che costringe i piccoli imprenditori a caricarsi i costi degli altri utenti, in base all’assurdo meccanismo: meno consumi, più paghi. Nel 2020, tra oneri e sostegno alle agevolazioni degli energivori, le piccole imprese con soltanto il 32% dei prelievi di energia hanno sostenuto il 49% del gettito richiesto alle aziende. Si tratta di una sperequazione insostenibile e da correggere al più presto, anche in considerazione degli sfidanti obbiettivi posti dal Green Deal, che chiede all’Italia di raddoppiare da qui al 2030 la capacità di generazione da fonte rinnovabile: le micro e piccole imprese devono essere protagoniste del Green Deal e non pagarne il prezzo attraverso una bolletta elettrica che le penalizza ingiustamente”, conclude Granelli.