Per combattere il caro energia non bastano solo gli aiuti a famiglie e imprese. Bisogna ripensare gli edifici in cui viviamo, affinché il risparmio energetico sia l’arma più potente in nostro possesso.
A tal proposito s’è espressa l’AICARR, Associazione italiana Condizionamento dell’Aria Riscaldamento e Refrigerazione. Ecco la sua posizione.
“Il decreto firmato dal ministro Cingolani, che definisce i nuovi limiti temporali di esercizio degli impianti di riscaldamento alimentati a gas e la riduzione di un grado dei valori massimi delle temperature degli ambienti riscaldati, rappresenta un primo importante passo per ridurre i consumi energetici”. Così il presidente Filippo Busato.
“Si tratta, appunto, di un primo passo e ci auguriamo che il Governo vari tempestivamente ulteriori misure che riguardino tutti i sistemi di produzione di energia termica da fonti fossili. La limitazione di utilizzo rivolta solo agli impianti a gas naturale rischia infatti di lasciare spazio a soluzioni tecnologiche improvvisate e all’utilizzo di vettori energetici/combustibili meno efficienti e meno sostenibili”, spiega Busato.
Cosa fare nel medio periodo?
"Guardando al medio periodo, una campagna di rapida e massiccia sostituzione (ove possibile) di impianti di riscaldamento a combustione con impianti a pompa di calore e ibridi contribuirebbe in misura ancor più significativa alla riduzione dei consumi di gas, sebbene non vada dimenticato che anche l’energia elettrica prodotta in Italia è generata in parte dal gas naturale”.
“Una vera e costante riduzione dei consumi energetici si otterrà solo se, accanto ai limiti imposti da un'emergenza mondiale, si definiranno nuovi standard costruttivi mirati non solo alla riduzione della dipendenza dal gas, ma al raggiungimento del più ampio concetto di decarbonizzazione, con controlli e sanzioni per chi non rispetta tali standard. È necessario concepire approcci progettuali e costruttivi mirati al clima del futuro, non soltanto a quello annuale o ancora più limitativamente a quello invernale, sia per il nuovo sia per l’esistente, in un’ottica che offra il giusto equilibrio tra contenimento dei consumi energetici, decarbonizzazione e mantenimento delle condizioni di comfort indoor e di qualità dell’aria”, conclude il Presidente di AiCARR.