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Caro materiali: edilizia vicina al blocco?

Materiali da costruzione di
Caro materiali: edilizia vicina al blocco?
Il caro materiali è stimato in un aumento del 130% dell’acciaio, del 40% dei polietileni, del 17% del rame e del 34% del petrolio. Quanto è grave la situazione?

Stiamo assistendo a un caro materiali che rischia davvero di compromettere la ripresa del settore delle costruzioni in Italia. L’allarme arriva dall’Ance, l’Associazione Nazionale dei Costruttori Edili.

“Il caro materiali non è più sostenibile per le imprese - si legge in una nota dell’Associazione -. Con un aumento del 130% dell’acciaio, del 40% dei polietileni, del 17% del rame e del 34% del petrolio e, di conseguenza, anche la difficoltà di approvvigionamento, tanti cantieri pubblici e privati rischiano di bloccarsi con gravi ripercussioni economiche e sociali”.

La lettera dell’Ance ai Ministri

Per questo l’Ance ha scritto ai Ministri competenti per chiedergli “un intervento normativo urgente attraverso il quale riconoscere alle imprese gli incrementi straordinari di prezzo intervenuti”. L’attuale Codice degli Appalti non prevede, infatti,  chiarisce l’Ance, “adeguati meccanismi di revisione prezzi. In tale contesto, quindi, i contratti non risultano più economicamente sostenibili, con il conseguente rischio di un blocco generalizzato degli appalti, nonostante gli sforzi messi in campo dalle imprese per far fronte agli impegni assunti”.

“Questi rincari eccezionali rischiano di frenare gli interventi già in corso e di mettere a rischio quelli previsti dal Recovery Plan”,  commenta il Presidente Buia, che invita le amministrazioni competenti a “correre subito ai ripari”.