Carrier Corp. promuove un mondo sostenibile: 25° anniversario della scoperta del buco dell’ozono.

Lavori pubblici di Marco Zibetti
Una politica eco-compatibile per Carrier Corp. che estende la sua azione all’intera catena del valore per ridurre - eliminare - i danni ambientali.

Agrate Brianza, luglio 2010 – Nel mese di maggio di venticinque anni fa, tre scienziati pubblicavano sulla rivista Nature un articolo sull’esistenza di un “buco di ozono” nella stratosfera terrestre. La scoperta allertò il mondo intero, dando il via ad una serie di azioni di tutela promosse dai governi, industrie e organizzazioni ambientaliste che avrebbero portato alla sottoscrizione del Protocollo di Montreal, tramite il quale si decretava l’eliminazione graduale della produzione e del consumo di clorofluorocarburi (CFC) e idrofluorocarburi (HCFC), utilizzati come refrigeranti negli impianti di refrigerazione e condizionamento.

Carrier Corp., divisione del gruppo United Technologies Corp. (NYSE:UTX), il più grande fornitore al mondo di soluzioni HVAC, divenne pioniere nella battaglia per l’eliminazione dei CFC utilizzati nell’industria del condizionamento e della refrigerazione fin dal 1994, con due anni di anticipo sulle prescrizioni del governo statunitense e 16 anni prima dei mandati negoziali per i paesi in via di sviluppo. Da allora Carrier ha continuato a sviluppare prodotti e soluzioni eco-sostenibili all’avanguardia, guadagnandosi il ruolo di leader nella tutela dell’ambiente. 
  
«La vita sulla Terra ha avuto inizio solo quando lo strato di ozono fu in grado di schermare le radiazioni solari nocive» ha dichiarato John Mandyck, vicepresidente Carrier per la Sostenibilità e le Strategie Ambientali. «La scoperta dell’impoverimento dello strato di ozono e la rapida risposta dei governi e delle industrie di tutto il mondo hanno permesso di evitare una crisi sanitaria e ambientale su scala globale. Ci congratuliamo per il grande successo del Protocollo di Montreal.»

«Carrier è orgogliosa di aver fatto la sua parte orientando l’industria del condizionamento e della refrigerazione verso un futuro che non danneggia lo strato di ozono», ha aggiunto Geraud Darnis, presidente di Carrier Corp.
Il Protocollo di Montreal fu siglato nel 1987 come trattato internazionale sull’ambiente con la finalità di abolire le sostanze ozono-deplettive. Il Protocollo decretava la dismissione della produzione di CFC entro il 1996 nei paesi sviluppati e a partire dal gennaio 2010 nei paesi in via di sviluppo. Il Protocollo richiedeva anche che tutti gli HCFC fossero aboliti nei nuovi sistemi entro il 2020 per i paesi industrializzati ed entro il 2030 per i paesi in via di sviluppo.

Poiché i CFC sono anche gas serra, il Protocollo di Montreal è considerato un mezzo importante anche per rallentare le emissioni che contribuiscono al fenomeno del riscaldamento globale. Secondo uno studio pubblicato nel 2007 sulla rivista scientifica Proceedings of the National Academy of Sciences, il Protocollo di Montreal produrrà benefici da cinque a sei volte maggiori nel rallentamento dei cambiamenti climatici rispetto a quelli attesi dall’attuale Protocollo di Kyoto.  
Carrier continua tuttora nel suo impegno a favore della sostenibilità attraverso lo sviluppo di sistemi di nuova generazione, basati su refrigeranti che riducono ulteriormente l’impatto ambientale.

«Carrier ha la soluzione giusta per ogni applicazione, ma non tutte le applicazioni possono funzionare con lo stesso refrigerante» ha dichiarato Mandyck. Ad esempio, il sistema di refrigerazione Carrier CO2OLtecTM per il segmento del food retail, installato in più di 100 siti in tutta Europa, utilizza il refrigerante naturale CO2.
Il sistema consente di ottenere un' efficienza energetica superiore del 10% nei climi più freddi rispetto ai refrigeranti convenzionali. La CO2, utilizzata come refrigerante, non è ozono-deplettiva e ha un potenziale di riscaldamento globale minimo. Ad oggi, il miglioramento complessivo in termini di riduzione del riscaldamento globale, dovuto ai sistemi CO2OLtecTM installati da Carrier, equivalgono a quelli conseguibili con l’eliminazione di 10.800 autovetture dalle strade.

In virtù del suo ruolo di leader nella protezione dello strato di ozono e nella promozione dell’efficienza energetica, Carrier è stata insignita di numerosi premi nazionali e locali per l’ambiente. Nel 2007 Carrier ha ricevuto il Best-of-the-Best Stratospheric Ozone Protection Award della National Protection Agency statunitense come riconoscimento dei successi ottenuti nell’azione di ripristino dello strato di ozono. Nel 2008 la divisione Carrier U.K. per la refrigerazione commerciale ha vinto l’Environmental Pioneer in Cooling Award per il suo sistema CO2OLtecTM che utilizza refrigerante naturale. Nel 2009, per il terzo anno consecutivo, il Ministero dell’Energia del Governo Indiano ha riconosciuto a Carrier India il primo premio dei National Energy Conservation Awards per il settore di produzione dei beni di consumo. Nel 2009, per il secondo anno consecutivo, il Korea Outstanding Green Energy Company Award per la categoria “Gestione ambientale” è stato assegnato a Carrier Korea, unica azienda nel comparto della climatizzazione a ricevere questo premio. 

 «In Carrier siamo convinti che i prodotti eco-compatibili debbano nascere in una azienda eco-compatibile, capace di dimostrare risultati misurabili in quattro aree chiave: prodotti, persone, produzione e procedure. Estendiamo la nostra azione all’intera catena del valore per ridurre, e dove possibile eliminare, gli effetti negativi sul nostro ambiente generati da stabilimenti, prodotti e fornitori» ha dichiarato Mandyck.
 Per più di 20 anni Carrier ha sviluppato soluzioni sostenibili per migliorare l’efficienza energetica e la salvaguardia dell’ozono minimizzando nello stesso tempo l’impatto ambientale delle sue attività produttive. Dal 1997 al 2006 Carrier ha raddoppiato il suo fatturato, ma ha mantenuto costante il consumo energetico. All’inizio del 2007, la società si è impegnata a ridurre le sue emissioni di gas serra del 3% all’anno. Nel 2009, i siti produttivi Carrier a Charlotte, N.C. e Huntington, Ind. sono stati rispettivamente il decimo e l’undicesimo sito al mondo a ricevere dal Green Building Council americano la certificazione LEED® per gli edifici già esistenti. Per la sua funzione di leadership sulla comunità globale, Carrier è l’unica società al mondo ad essere membro fondatore dei Green Building Council di Stati Uniti, India e Cina.  

 «Carrier continuerà ad operare per gestire responsabilmente le risorse ambientali, trovando modi grandi e piccoli per rendere il mondo un luogo migliore in cui vivere. L’obiettivo della società è quello di fornire sistemi, servizi e soluzioni energeticamente efficienti ed eco-sostenibili», ha dichiarato Mandyck.


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