La concessione di contributi per l’eliminazione di barriere architettoniche in edifici esistenti e per l’adeguamento alle esigenze di persone in situazione di disabilità è regolamentata dall’ordinamento dell’edilizia abitativa agevolata. "Il regolamento di esecuzione non disciplinava esplicitamente se e come gestire il contributo concesso nel caso in cui si verifichi il decesso della persona diversamente abile o con limitazioni funzionali. Ora la Giunta provinciale ha colmato questo vuoto legislativo", spiega l’assessore all’edilizia abitativa agevolata Christian Tommasini.
Secondo la proposta di modifica presentata da Tommasini e accolta dalla Giunta, se alla data di ammissione al contributo la persona disabile o con limitazioni funzionali permanenti sia già deceduta, il contributo può essere comunque concesso agli aventi diritto se gli stessi dimostrano che i lavori sono già stati in parte o totalmente eseguiti prima del decesso dell’interessato. Tra gli aventi diritto sono inclusi anche gli eredi della persona che ha presentato la domanda di contributo.
In media negli ultimi tre anni in Alto Adige sono state ammesse a contributo 281 domande all’anno, la media dei fondi impegnati annualmente è di 2,4 milioni di euro. "Eliminare le barriere architettoniche anche all’interno delle abitazioni è fondamentale per garantire alle persone disabili un miglioramento della qualità della vita e ampliare i loro spazi di libertà. La Giunta intende continuare anche in futuro su questa strada", conferma Tommasini.