Cessione del credito: ecco il primo passo in avanti

Ristrutturazioni di Marco Zibetti
Dopo un lungo impasse, le Commissioni Finanze e Bilancio del Senato hanno approvato un emendamento che modifica il meccanismo della cessione del credito

Lo sblocco della cessione del credito derivante dai Bonus Edilizi è di vitale importanza per il nostro settore e anche per il rilancio dell’economia nazionale. Ora, qualcosa si sta muovendo. Vi presentiamo le ultime novità.

Dopo un lungo impasse, le Commissioni Finanze e Bilancio del Senato hanno approvato un emendamento che modifica ilsistema della responsabilità solidale in presenza di cessione del credito per il Superbonus e per gli altri incentivi edilizi. Viene finalmente chiarito che chi acquista i crediti, in primis le banche, non incorre in responsabilità, se non in caso di dolo o colpa grave.

“Con questa modifica - afferma il Presidente di Confartigianato, Marco Granelli - ci auguriamo che le banche riprendano ad acquisire i crediti fiscali in special modo quelli delle imprese sinora rimasti incagliati. Si tratta di un primo passo che va nella giusta direzione per la ripresa del mercato dei lavori per l’efficienza energetica degli immobili, interventi quanto mai indispensabili considerata la grave crisi energetica in atto”.

Granelli auspica che l’Agenzia delle Entrate, in tempi rapidi, aggiorni i contenuti della circolare n. 23 del 2022 con indicazioni chiare e semplici sui nuovi profili di responsabilità solidale.

La nuova norma, da sola, non basta

“Rimaniamo convinti - sottolinea il Presidente Granelli - che la norma non risolverà tutte le situazioni incagliate, soprattutto quelle riferite ai credito di piccolo importo, per i quali serve un acquirente di ultima istanza con l’intervento di Poste e CDP”.

Confartigianato segnala che quello dei crediti incagliati per lavori incentivati dai bonus edilizia ha rappresentato e continua ad essere un grave problema per le imprese delle costruzioni. I continui interventi correttivi introdotti nella normativa avevano di fatto paralizzato il meccanismo delle cessioni del credito, con la conseguenza di depotenziare fortemente lo strumento dei bonus in edilizia e mettere a rischio migliaia di imprese che ad oggi non riescono a cedere il proprio credito maturato dopo aver praticato ai clienti lo sconto in fattura.


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