Cessione del credito: sentiamo la voce degli architetti

Edilizia di Marco Zibetti
Miceli, Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, si esprime sulle restrizioni alla cessione del credito

Nei giorni scorsi abbiamo assistito a una levata di scudi contro le restrizioni alla cessione del credito per i bonus edilizi e in particolare per il Superbonus 110%. A tal proposito, sentiamo anche la voce degli architetti.

“La lotta alle frodi, in materia di cessione dei crediti per bonus edilizi, ha determinato un grave danno alle imprese ed ai professionisti. Abbiamo condiviso la sacrosanta necessità di porre un argine alle azioni fraudolente da parte di chiunque, tuttavia registriamo che le soluzioni adottate con il Decreto Sostegni ter avranno come immediato risultato quello di ritorcersi su chi ha operato nel rispetto delle norme ed in assoluta onestà. In buona sostanza, curare la patologia con dosi da cavallo porta inevitabilmente a far morire il paziente. Controllare e colpire i disonesti si, ma sparare nel mucchio non è quello di cui abbiamo bisogno”. Così Francesco Miceli, Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori.

“Con il fatidico Decreto - continua - si è venuta a creare una situazione paradossale che mette a rischio il futuro di tanti tecnici liberi professionisti e ciò non è un bene anche per il sistema Paese. Abbiamo chiesto al Governo di fare un passo indietro e di riconsiderare i contenuti del Decreto, prospettando, come RPT, possibili soluzioni alternative per evitare proprio ciò che sta accadendo, ovvero il blocco delle attività in corso e la pesante ipoteca sul futuro professionale di un’ampia fetta di tecnici professionisti”.

“Guardare, quindi, al bene comune vuol dire anche - prosegue Miceli - non assumere decisioni draconiane che hanno pesanti e gravi ripercussioni sull’intera filiera del settore delle costruzioni con effetti imprevedibili che non ci possiamo assolutamente permettere. Bisogna, inoltre, porre fine alla irrazionale modalità di rendere impossibile un'attività, come quella delle costruzioni, che si dice di volere sviluppare modificando periodicamente il quadro normativo di riferimento che regola i bonus edilizi. Cambiare le regole in gioco equivale a perseguire, coscientemente, l’obiettivo del disastro a tutti i costi”.

Gli architetti chiedono urgenti modifiche

“Di questa modalità - conclude il Presidente Miceli - non vogliamo essere, in alcun modo, complici. Per evitare il peggio, bisogna subito intervenire per modificare il decreto e ricondurlo entro il confine del buon senso. Per questo motivo sentiamo la grande responsabilità di manifestare con fermezza l’urgente necessità che le proposte da noi formulate vengano assolutamente accolte”.

 

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Inutile nasconderlo. Il Covid-19 continua a far paura. La campagna vaccinale procede, ma nel frattempo la diffusione di nuove varianti del virus aumenta l’incertezza su ciò che succederà nei prossimi mesi.

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