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Che anno è stato il 2018 per le energie rinnovabili italiane?

Energie rinnovabili di
La risposta arriva dall’Osservatorio FER di Anie Rinnovabili, sempre utilissimo per capire le dinamiche del settore, anche a livello territoriale e per singola fonte

Il 2018 è stato un anno positivo per le energie rinnovabili italiane? La risposta arriva dall’Osservatorio FER di Anie Rinnovabili, sempre utilissimo per capire le dinamiche del settore.

Nel 2018 le nuove installazioni di fotovoltaico, eolico, idroelettrico e bioenergie raggiungono complessivamente circa 864 MW (+28% rispetto al 2017). Le dinamiche per le singole fonti sono state simili, con contributi positivi in termini di potenza per bioenergie (+66%), idroelettrico (+47%), eolico (+42%) e fotovoltaico (+7%). E’ quanto emerge dai risultati dell’Osservatorio FER di Anie Rinnovabili.

Confermato il trend delle installazioni per il fotovoltaico, che con i 34 MW di dicembre raggiunge quota 437 MW complessivi nel 2018 (+7% rispetto al 2017). In aumento anche il numero di unità di produzione connesse (+9%), frutto delle politiche di autoconsumo e di defiscalizzazione, vale a dire la detrazione fiscale per il cittadino ed il super ammortamento per le imprese.

Le regioni che hanno registrato il maggior incremento in termini di potenza sono Calabria, Liguria, Piemonte, Sardegna e Umbria, mentre quelle con il maggior decremento sono Campania, Lazio e Valle d’Aosta. Le regioni che hanno registrato il maggior incremento in termini di unità di produzione sono Abruzzo, Liguria, Puglia e Umbria, mentre quelle con il maggior decremento sono Basilicata e Molise.

Exploit per il l’eolico, che nel solo mese di dicembre supera i 213 MW e raggiunge complessivamente 511 MW installati nel 2018 (+42% rispetto al 2017). Per questo comparto si registra invece un notevole decremento (-95%) delle unità di produzione, dovuto al fatto che lo scorso 31 dicembre 2017 si è chiusa la finestra per l’accesso diretto degli impianti di taglia fino a 60 kW.

In riferimento alla taglia, le richieste di connessione di impianti di potenza inferiore ai 60 kW sono soltanto lo 0,13% del totale installato nel 2018, mentre gli impianti superiori ai 200 kW costituiscono il 99% del totale. Per quanto riguarda la diffusione territoriale, la maggior parte della potenza connessa (85%) è localizzata nelle regioni del Sud Italia.

Positivo anche l’anno per l’idroelettrico, che, grazie ai 3,4 MW di dicembre, raggiunge il valore di 140 MW complessivi (+47% rispetto ai valori registrati nel 2017). Si registra invece un decremento per le unità di produzione (-78%), anche in questo caso dovuto al fatto che lo scorso 31 dicembre 2017 si è chiusa la finestra per l’accesso diretto degli impianti. Le regioni che hanno registrato il maggior incremento di potenza rispetto all’anno precedente sono Lombardia e Piemonte.

Gli impianti idroelettrici di taglia inferiore a 1 MW connessi nel 2018 costituiscono il 10% del totale installato nel 2018. Nel 2018 sono stati connessi 44 impianti a bioenergie per una potenza complessiva di 74 MW. La potenza rispetto al 2017 è aumentata del 66%, mentre le unità di produzione sono aumentate del 80%. Esaminando invece le variazioni congiunturali delle tre fonti nei singoli trimestri si nota come il trend delle installazioni sia stato in notevole crescita nel 2018.