Il cosiddetto Bonus Verde è una detrazione Irpef del 36% sulle spese sostenute per una serie di interventi: dalla sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, alla realizzazione di giardini pensili. Un’agevolazione che in due anni ha portato benefici importanti alle nostre città. Ma quale futuro si prospetta per questo bonus? Tra i più preoccupati ci sono gli amministratori di condominio.
“Ad oggi - dichiara Francesco Burrelli, Presidente di Anaci -, nella Legge di Bilancio 2020 non c'è traccia della riconferma dell'agevolazione che permette ai cittadini di riqualificare gli spazi verdi usufruendo della detrazione fiscale. Un fatto grave a fronte del tanto sbandierato interesse del nuovo Governo per le politiche ambientali”.
Incentivare la messa a dimora di nuovi alberi e riqualificare i giardini è senz’altro tra gli strumenti più potenti ed efficaci per il contrasto agli effetti dei cambiamenti climatici, ad esempio per ridurre le temperature e per filtrare il particolato nell’aria nelle città.
Il punto di vista dei florovivaisti
Nada Forbici, Presidente di Assofloro, dichiara: "Il Decreto Clima ha investito 30 milioni di euro per mettere più verde nelle grandi città, ma il nostro Paese non è fatto solo di Città Metropolitane (che sono solo 14 in tutta Italia). In Lombardia, ad esempio, dove gli effetti di inquinamento e cambiamenti climatici sono più che preoccupanti, l’unica città metropolitana è quella di Milano. Questo vuol dire che tutte le altre grandi città lombarde, come tante altre sul territorio nazionale, non beneficeranno dei progetti di forestazione del Decreto Clima. E il Governo, escludendo il Bonus Verde dalla legge finanziaria, toglie uno strumento importante, nelle mani dei cittadini, per interventi diffusi di miglioramento del verde in tutte le città italiane”.
"Ad oggi non abbiamo ancora i dati ufficiali dall'Agenzia delle Entrate, ma - continua Burrelli - è certo che si è avuto un significativo incremento dei lavori sul verde condominiale grazie all'utilizzo dell'agevolazione. Inoltre, grazie al Bonus verde, tutti i pagamenti sono tracciati: questo dunque non interessa ad un Governo che, a parole, dichiara guerra aperta all'evasione fiscale?”.
“Escludere il Bonus Verde dalle agevolazioni - conclude Forbici -, sarebbe un grave errore oltre che per l'ambiente e per le casse dello Stato, anche per l’occupazione: il settore florovivaistico produttivo e manutentivo impiega circa 180.000 occupati. La misura non solo dovrà essere inserita nella Legge di bilancio, ma anche migliorata e resa strutturale”.