Da un’analisi sulle compravendite immobiliari nel primo semestre del 2018 emerge che il 17,9% degli acquisti è stato concluso da investitori. Ma chi sono e come si muovono sul mercato?
Lo studio, realizzato dal Gruppo Tecnocasa, ci dice che il rendimento annuo lordo delle abitazioni nelle grandi città si è attestato intorno al 5,0%, in lieve crescita. Rispetto al primo semestre del 2017, la componente investitori è cresciuta dello 0,3%.
Focalizzando l’attenzione su chi ha comprato per mettere a reddito, si registra che il 30,5% degli investitori ha un’età compresa tra 45 e 54 anni, seguito dai soggetti tra 35 e 44 anni (23,2%) e da coloro con un’età compresa tra 55 e 64 anni (21,0%). Il 75,8% degli investitori sono coppie e coppie con figli, mentre il 24,2% è single (celibi/nubili, separati, divorziati e vedovi). Percentuali molto simili si registravano anche nel primo semestre del 2017, quando coppie e coppie con figli si attestavano al 74,8%.
A comprare per investimento sono soprattutto imprenditori, liberi professionisti e impiegati, che coprono il 79,7% di questo mercato, a seguire i pensionati con l’11,1%. Nel primo semestre del 2017 queste percentuali si attestavano rispettivamente al 76,5% e al 12,9%.
Buona parte degli acquisti per investimento si conclude senza l’ausilio degli istituti di credito (81,3%), mentre solo il 18,7% degli investitori ricorre al mutuo bancario.
Infine, la tipologia più richiesta da chi vuole mettere a reddito è il bilocale con il 35,8% delle preferenze, a seguire i trilocali (27,4%). Percentuali molto simili si registravano anche nel primo semestre del 2017, quando i bilocali erano scelti dal 35,5% degli investitori ed i trilocali dal 27,1%.