Cina e India frenano i “Grandi” del G8

Ecologia e tutela ambientale di Marco Zibetti
Gli otto “paesi emergenti” bloccano la proposta degli otto "grandi" sulla riduzione delle emissioni nocive.

TOYAKO – Si è concluso ieri sera il G8 di Toyako (Giappone), dove i Paesi leader (Usa, Russia, Francia, Germania, Italia, Giappone, Canada, Gb) e quelli emergenti(Cina, India, Brasile, Messico, Sudafrica, Australia, Indonesia e Corea del Sud ) si sono incontrati per discutere sui problemi dei cambiamenti climatici e dell'effetto serra.

Tutti d'accordo che quella del riscaldamento del pianeta è un’emergenza da affrontare con "profondi tagli" delle emissioni al più presto. Ma questa è solo un’intesa politica.

In sostanza, però, il fronte dei paesi emergenti, guidato da Cina e India, si è opposto alla proposta degli otto paesi più industrializzati a ridurre del 50% le emissioni nocive entro il 2050.

Nonostante gli sforzi della presidenza giapponese del G8, l'intesa raggiunta ieri ad Hokkaido, dopo la cosiddetta riunione "Mem", mostra come gli emergenti abbiano avuto la meglio.
La "dichiarazione congiunta" approvata al termine della terza giornata del vertice, infatti, si limita a un impegno più generico del previsto. Al contrario degli obiettivi iniziali: non c'é un solo riferimento temporale al 2050 così come mancano totalmente cifre di riferimento

La dichiarazione sottolinea come "i cambiamenti climatici siano una delle grandi sfide globali della nostra era". Per questo, prosegue la nota, "siamo determinati a combattere i cambiamenti climatici con le nostre comuni, ma diverse responsabilità e le rispettive capacità".

Nel testo diffuso questa mattina, viene riconosciuta la gravità e l'urgenza della questione, e i Paesi sottoscrittori sottolineano la volontà di "continuare a lavorare insieme", ma ,di fatto, il risultato è un accordo minimo che rimanda tutto al negoziato sul clima in sede Onu e alla prossima Conferenza di Copenhagen del novembre 2009 chiamata a disegnare gli scenari post-Kyoto per la lotta al Co2.

I Paesi emergenti non mancano di sottolineare che la possibilità di raggiungere questi obiettivi di lungo termine è strettamente legata alla facoltà didisporre di tecnologie economiche, nuove, innovative e più avanzate.
Per tale ragione richiedono alle maggiori potenze mondiali di impegnarsi a favorire una "cooperazione tecnologica con trasferimento di conoscenze avanzate", nonché una mobilitazione di risorse finanziarie sia nazionali che internazionali indispensabili per fronteggiare lo sforzo necessario per abbattere le emissioni


Riportiamo i punti fondamentali dell’atto finale approvato dal G8.
Il documento, reso noto dall’ANSA, affronta temi come :la crescita globale, il commercio, la sicurezza energetica e le materie prime

CRESCITA GLOBALE

  • I leader del G8 ''restano fiduciosi sulle prospettive di crescita dell'economia globale'' ma esprimono ''forte preoccupazione per gli alti prezzi delle materie prime, specialmente petrolio e alimentari, perche' pongono una seria sfida ad una stabile crescita globale, hanno serie implicazioni per i piu' vulnerabili e aumentano le pressioni inflazionistiche globali''.
  • ''Le condizioni del mercato finanziario sono in qualche modo migliorate nei mesi passati, ma serie tensioni permangono ancora''.
  • ''La globalizzazione e' un elemento chiave per la crescita globale e per delle economie forti e floride, sostenute da valori comuni di democrazia, liberta' economica e istituzioni affidabili''.


COMMERCIO E INVESTIMENTI

  • I Paesi del G8 ''resisteranno, in ogni loro manifestazione, alle pressioni protezioniste'' che frenano il commercio e gli investimenti. Il documento ricorda la necessita' di ''chiudere i negoziati del Doha round'' dell'Organizzazione mondiale del commercio, tramite un accordo ''ambizioso ed equilibrato''.
  • ''Il commercio aperto e le politiche di investimento rafforzano le economie''. Tutti i paesi ''dovrebbero adottare misure per sviluppare, mantenere e promuovere regimi che accolgano gli investimenti stranieri''.


ENERGIA

  • ''Siamo molto preoccupati, sottolinea il G8, per l'impennata dei prezzi del petrolio, che pone dei rischi all'economia globale.
  • ''Sul lato della fornitura, le capacita' di produzione e raffinazione dovrebbero essere aumentate nel breve periodo''.
  • ''I Paesi produttori di petrolio dovrebbero assicurare un clima adatto per gli investimenti stabili e trasparenti che faciliti un innalzamento della capacita' produttiva necessaria per soddisfare la crescente domanda globale''.
  • ''Sul lato della domanda e' importante fare ulteriori sforzi per migliorare l'efficienza energetica cosi' come incrementare gli sforzi per seguire una diversificazione energetica''.
  • ''Sosteniamo gli sforzi presi dalle piu' importanti autorita' nazionali per una maggiore trasparenza nei mercati dei futures nelle materie prime''.
  • 'Al fine di migliorare la sicurezza energetica proponiamo che si tenga un forum sull'efficienza energetica e le nuove tecnologie, per contribuire al dialogo tra produttori e consumatori''. ''Il G8 accoglie molto positivamente gli sforzi fatti dalle autorita' nazionali per rafforzare la trasparenza nei mercati futures delle materie prime''.


MATERIE PRIME

  • 'Il G8 ribadisce l'importanza di mercati delle materie prime aperti, quale meccanismo piu' efficiente per la distribuzione delle risorse'', sottolineando l'importanza della ''trasparenza la sostenibilita' e la 'governance' della crescita economia'' in questo settore.



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