La Conferenza delle Parti sui cambiamenti climatici (COP20) di Lima, con la sua funzione di traghettamento verso Parigi 2015, ha portato pochi risultati. Si apre quindi la fase più delicata, a partire dagli impegni che i vari Stati dovranno definire entro marzo.
“Negli ultimi anni si è creato un contesto favorevole. - ha detto Gianni Silvestrini, direttore scientifico di Kyoto Club - Dal punto di vista politico, l’attivismo di Obama sta dando i primi risultati. Cresce la pressione dal basso testimoniata anche dalla grande marcia di settembre a New York”.
“Si stanno infine imponendo alcune disruptive technologies in grado di accelerare il processo di de-carbonizzazione. Insomma, siamo alla vigilia di grandi cambiamenti che, dopo il settore energetico, coinvolgeranno il comparto edilizio, quello dei trasporti e quello della manifattura" - ha continuato Silvestrini.
Anche l'Italia dovrà fare la sua parte.
Per stimolare l'azione di governo Kyoto Club ha organizzato a Roma il convegno 'Due gradi. Per un nuovo accordo globale sui cambiamenti climatici: verso Parigi 2015', nel quale lo stesso Silvestrini ha presentato il suo libro, edito da Edizioni Ambiente, dal titolo '2 °C. Innovazioni radicali per vincere la sfida del clima e trasformare l'economia', in cui analizza le trasformazioni radicali che sono avvenute e stanno avvenendo e che fanno sperare che grazie alle tecnologie, alle fonti innovative, ai cambiamenti dei modelli di business si possa riuscire a salvare il pianeta e a dare slancio all'economia.
Questi cambiamenti in atto si stanno verificando grazie all'innovazione tecnologica.
“L’innovazione tecnologica mette a nostra disposizione tutti gli strumenti per costruire una società low carbon. Energia da fonti rinnovabili in sostituzione delle fossili, efficienza energetica a partire dal rinnovamento del patrimonio edilizio, mobilità nuova e sostenibile rappresentano il futuro che si sta già facendo strada nel presente. Tocca ai decisori politici, adesso, ad ogni livello, locale, nazionale, internazionale non perdere questa occasione e accogliere, con scelte radicali ed efficaci, la nuova sfida per costruire un futuro pulito e sostenibile”, ha sottolineato Francesco Ferrante, vicepresidente di Kyoto Club.
Dopo i saluti del Sindaco di Roma, Ignazio Marino, e dell’Assessore all’ambiente e rifiuti di Roma Capitale, Estella Marino, al convegno annuale di Kyoto Club, organizzato con il patrocinio del Ministero dell'Ambiente e del Comune di Roma Capitale, in occasione dell'anniversario del Protocollo di Kyoto, si è fatto un focus sul ruolo delle istituzioni nella lotta al cambiamento climatico.