Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto, e il Ministro delle Riforme e della Semplificazione Normativa, Maria Elisabetta Alberti Casellati, hanno annunciato la riscrittura del Codice Ambiente. Come verrà affrontata?
I due Ministri hanno nominato una Commissione di 33 esperti per il riassetto e la codificazione delle normative in materia ambientale, per raccogliere in un unico testo le normative, in coerenza con i nuovi articoli 9 e 41 della Costituzione.
La nuova Commissione, che opera a titolo completamente gratuito, è presieduta dal Professor Eugenio Picozza, quale Presidente, e dall’Avvocato Generale Pasquale Fimiani, con funzioni di Copresidente. Vi prendono parte magistrati, giuristi, accademici, ingegneri, rappresentanti delle Forze Armate e di Polizia, rappresentanti delle associazioni di protezione ambientale Italia Nostra, Legambiente e WWF.
Considerato, come spiega il decreto, che il Codice dell’Ambiente “necessità di una profonda attività di revisione, anche alla luce delle recenti modifiche apportate alla Costituzione e dei principi euro-unitari e internazionali”, obiettivo della Commissione è arrivare entro il 30 settembre 2024 a uno schema di legge delega per il riassetto e la codificazione delle normative vigenti in materia ambientale, per “raccoglierle in un unico testo normativo”. La Commissione dovrà inoltre elaborare lo schema di uno o più decreti legislativi attuativi della legge delega, “entro e non oltre il 30 giugno 2025. Il MASE ha voluto individuare tempi più ampi per la predisposizione degli atti rispetto a quelli originariamente previsti, allo scopo di promuovere la partecipazione delle varie espressioni della società.
Codice Ambiente: come opererà la Commissione?
I lavori saranno coordinati dai Capi di Gabinetto dei due Ministeri: la nuova Commissione può dividersi in Sottocommissioni, si avvale di una Segreteria tecnica e può essere accompagnata nella propria attività da ulteriori trentotto figure esperte, sempre operanti a titolo gratuito. Su aspetti specifici, potrà essere acquisito il parere della Commissione VIA-VAS, di ISPRA, del Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari (CUFAA), del Reparto Ambientale Marino del Corpo delle Capitanerie di Porto (RAM) e della Guardia di Finanza. Se necessario, per favorire il più ampio ascolto, potranno essere invitati a partecipare alle sedute di lavoro istituzioni, stakeholder, associazioni di categoria, enti e società “in house” vigilati dal MASE.