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Codice Appalti: la protesta del sindacato degli edili

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Codice Appalti: la protesta del sindacato degli edili
Alessandro Genovesi, Segretario generale della Fillea Cgil, si esprime sulla revisione del Codice Appalti appena approvata. Vediamo insieme cosa non va

Il disegno di legge delega contenente modifiche al Codice Appalti è stato approvato dal consiglio dei Ministri. Da Fillea Cgil, sindacato dei lavoratori edili, si leva una protesta. Scopriamone i contenuti.

“Non si possono cambiare le regole sugli appalti ogni 5 minuti, impedendo di fatto alle pubbliche amministrazioni, ai lavoratori e alle aziende di poter programmare con un minimo di certezza. Soprattutto ora che i lavori pubblici stanno ripartendo con una crescita a doppia cifra. Inoltre sull’attuazione della nuova legge delega servono interventi mirati e una concertazione vera, approfondita e di merito, altrimenti rischiamo solo di fare danni ai lavoratori, alle imprese più strutturate e al Paese”. Così Alessandro Genovesi, Segretario generale della Fillea Cgil.

Le considerazioni di Fillea Cgil sul nuovo Codice Appalti

Con il Governo "abbiamo già fatto una discussione sulle possibili semplificazioni in relazione al decreto semplificazioni 2021 (D.L. 77/21), giungendo a confermare positive scelte del passato (legge 120/2020) e a condividere diversi importanti interventi sia di velocizzazione (Conferenza Servizi, Sovra Intendenza Unica, nuova Via) che di tutela dei lavoratori e delle imprese più serie - prosegue Genovesi -. Non vorremmo che su massimo ribasso, deregolamentazione e destrutturazione delle concessionarie autostradali, revisione e semplificazione della qualificazione degli operatori, delle procedure per assegnazione e progettazione, rientrino dalla finestra norme e filosofie sbagliate contro cui eravamo e siamo pronti alla mobilitazione generale”.

“E’ il momento di scommettere sulla qualità e l’innovazione, sulla crescita dimensionale delle imprese, sulla valorizzazione delle professionalità, su più tutele e diritti che sono poi le condizioni imprescindibili per realizzare quel cambio di paradigma basato sulla sostenibilità e resilienza, tanto enfatizzate - prosegue il segretario degli edili Cgil - per questo ci auguriamo che si possa aprire una fase di confronto non rituale, ma approfondita e di merito, sia con le forze politiche in Parlamento sia, e soprattutto, in fase di decreti attuativi, con il Governo. Il sindacato degli edili ha già dimostrato proprio sugli appalti di avere idee e proposte, di saper trovare con il Governo e le associazioni di impresa soluzioni avanzate", conclude Genovesi, ribadendo che “siamo pronti a rivendicare e a prenderci gli spazi necessari per tutelare i lavoratori e le lavoratrici con tutti i mezzi a disposizione, convinti che il PNRR possa essere un’occasione per una nuova politica industriale nel settore e nel Paese, altrimenti non riusciremo a tenere insieme crescita e giustizia sociale”, conclude Genovesi.