"E' giusto incentivare la cogenerazione - ha detto il Vice Presidente della Commissione Energia di Confindustria, Agostino Conte, a Quotidiano Energia - visto che tra l'altro sconta un gap negativo con il resto della Ue, ma bisogna affrontare separatamente il problema dei piccoli impianti (condomini, supermercati, ecc.) che hanno una produzione non programmabile. Chi paga per l'eccesso di energia? A nostro avviso dovrebbero essere gli stessi produttori. Non vorremmo che anche questi costi si riversassero sulla bolletta".
Secondo Cogena, aderente alla Confcommercio le prime dichiarazioni del Vice Presidente della Commissione Energia di Confindustria Agostino Conte, riportate da Quotidiano Energia a margine della Lettera Aperta delle Associazioni di settore alle Istituzioni, pubblicata il 26 gennaio 2010 sui Quotidiani Il Corriere della Sera e Il Sole 24 Ore, finiscono per ridurre la cogenerazione a mera questione di incentivi e di maggiori oneri a carico del contribuente in bolletta, dando così un messaggio non corretto.
La cogenerazione – ribadisce Cogena - non è solo un problema di incentivi, di piccoli impianti, di supermercati, di eccesso di energia e soprattutto di aggravamento della bolletta elettrica a discapito degli “altri consumatori”. Il messaggio della “Lettera Aperta” condiviso con altre Associazioni di settore, alcune peraltro aderenti alla stessa Confindustria, è finalizzato a sviluppare e valorizzare l’Efficienza energetica di cui la Generazione distribuita, anche attraverso la cogenerazione ad alto rendimento, è grande parte, il tutto senza gravare, attraverso la bolletta elettrica, sui consumatori finali.
Oltretutto, è importante evidenziare che Cogena non ha mai chiesto incentivi, ma, in tutte le sedi istituzionali, ha ribadito la necessità di un quadro normativo chiaro e coerente con le indicazioni Comunitarie che espressamente prevedono aiuti all’investimento in Cogenerazione ad alto rendimento e sostegno all’esercizio.
Regime di sostegno, tra l’altro previsto dalla stessa Legge n. 99, dove si prevede che il regime dei certificati bianchi venga esteso alla energia autoconsumata in sito, con questo volendo premiare l’autoproduzione di energia da cogenerazione ad alto rendimento.
Circa poi l’eccesso di energia e possibili ripercussioni in bolletta, vale la pena ricordare che gli investitori in fonti rinnovabili ma, e soprattutto, nella tecnologia cogenerativa intendono effettuare un risparmio energetico, autoproducendo ed autoconsumando l’energia autoprodotta, rientrando nella definizione di autoproduttore di cui al D.Lgs. n. 79/1999 art. 2 e non diventare sic e simpliciter produttori di energia.
Interi comparti, ora solo industriali, hanno fatto della cogenerazione e quindi della autoproduzione e dell’autoconsumo dapprima uno strumento per competere ed ora anche per “rimanere” sul mercato. Altro che surplus di energia.
Lo spirito che anima le attività di Cogena è uno solo: affiancare il cliente finale con soluzioni cogenerative tecnologicamente avanzate, ampiamente attuate in tutta Europa, finalizzate al miglioramento dell’efficienza energetica e del risparmio energetico a tutto favore dell’Ambiente e del Sistema Italia, condomini e supermercati compresi. Cogena è disponibile ad un pubblico confronto proprio per contribuire con il proprio patrimonio di conoscenze e di competenze allo Sviluppo del Paese.