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Commissione Bilancio: il Governo acceleri l'utilizzo di Fondi strutturali e Fas

Lavori pubblici di
Con una risoluzione bipartisan la commissione ha chiesto di spendere al più presto le risorse dei Fondi strutturali e Fas 2007-2013 e di garantire l'avvio dei progetti infrastrutturali pronti a partire


In Commissione Bilancio della Camera dei Deputati e` stata discussa ed approvata all`unanimita` la Risoluzione bipartisan (n. 8-00120) che ricomprende il testo delle Risoluzioni 7-00532 (primo firmatario l`On. Massimo Vannucci del Gruppo parlamentare PD) e 7-00563 (primo firmatario l`On. Pietro Franzoso del Gruppo parlamentare PdL) sulla riprogrammazione dei Fondi strutturali e Fas e sul Piano nazionale per il Sud.

Nel corso della discussione, il Sottosegretario all`Economia, Luigi Casero, intervenuto in rappresentanza del Governo, preso atto dell`orientamento unanime espresso dai rappresentati dei Gruppi in Commissione, ha espresso parere favorevole sul testo della Risoluzione.
 
Premesse
Nelle premesse dell`Atto viene, in particolare, evidenziato che:

- e` condivisa la necessita` di promuovere politiche atte a colmare il divario tra le diverse aree del Paese con particolare riferimento allo sviluppo del Mezzogiorno teso anche a valorizzare la responsabilita` dei territori e mettere a frutto tutte le energie presenti nel Paese;

- in quasi tutte le regioni del sud le costruzioni sono il settore economico di riferimento; il settore delle costruzioni incide per il 33 per cento sul valore aggiunto del Mezzogiorno e contribuisce mediamente al 10 per cento del PIL di ogni regione; l`occupazione nel settore e` pari mediamente al 10 per cento sul totale degli occupati; le costruzioni svolgono un ruolo determinante nell`economia meridionale e, quindi, nella definizione delle azioni prioritarie di intervento per consentire la ripresa economica del sud, il suo riallineamento ai tassi di crescita del Paese e il raggiungimento degli obiettivi di crescita stabiliti dall`Unione europea;

- la ricognizione effettuata con delibera CIPE n. 79 del 31 luglio 2010 ha messo in luce che le risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate 2000-2006 assegnate alle regioni meridionali ammontavano a 16,057 miliardi di euro, di cui sono stati spesi solo il 38,2 per cento. In totale le risorse riprogrammabili variano da un minimo di 6,690 a un massimo di 18,455 miliardi di euro;

- con delibera CIPE dell`11 gennaio 2011, il Governo ha dettato nuovi obiettivi, criteri e modalita` di programmazione delle risorse per le aree sottoutilizzate al fine di selezionarle ed attuare gli investimenti per i periodi 2000-2006 e 2007-2013. In particolare, il Governo ha annunciato di voler riprogrammare i programmi regionalidel Fondo per le aree sottoutilizzate, riformando, al contempo, la governance dell`utilizzo dei fondi e introducendo lo strumento del contratto istituzionale di sviluppo che definisce tempi, modalita` e responsabilita` per l`attivazione degli investimenti finanziati con i fondi europei e nazionali destinati alle politiche di sviluppo e coesione territoriale, cosi` come delineato nei documenti della Commissione europea relativi all`approvanda riforma della politica regionale dell`Unione europea;

- risulta fondamentale accelerare la spesa dei programmi dei fondi strutturali 2007-2013, allocando le risorse su progetti pronti a partire;

- appare necessario avviare immediatamente una riprogrammazione - in chiave strategica - dei programmi attuativi regionali (PAR) finanziati con le risorse del FAS 2007-2013, in linea con le priorita` del Piano nazionale per il sud.
 
Conclusioni
Con l`Atto di indirizzo viene chiesto l`impegno del Governo sulle seguenti priorita` (che anche l`ANCE ha auspicato)

- a promuovere ogni intervento utile a scongiurare il disimpegno di circa 7 miliardi di euro di risorse comunitarie, attraverso la rapida conclusione di processi di concertazione con le regioni concentrando le risorse su progetti infrastrutturali che presentino un livello di progettazione e di realizzazione tali da garantire l`immediato avvio dei cantieri, in grado di assicurare lavoro alle imprese e garantire la qualita` della vita nei territori;

- a rispettare il cronoprogramma delle attivita` propedeutiche alla riprogrammazione e alla concreta attuazione del Piano nazionale per il sud presentato dal Ministro per i rapporti con le regioni e per la coesione territoriale al Consiglio dei ministri del 9 febbraio 2011;

- ad avviare immediatamente tutti i progetti infrastrutturali pronti a partire - gia` contenuti nei programmi 2007-2013 approvati dalle regioni - necessari per dare lavoro alle imprese e garantire la qualita` della vita nei territori, evitando una riprogrammazione tout court dei 30,6 miliardi di euro di investimenti previsti in infrastrutture e costruzioni;

- a garantire la disponibilita` delle risorse nazionali del FAS destinate a tutte le regioni e a dare certezza alla programmazione delle risorse stesse;

- a concludere, entro il prossimo 31 luglio, il confronto con tutte le amministrazioni nazionali e regionali al fine di giungere in tempi certi alla stipula del contratti istituzionali di sviluppo;

- ad assumere iniziative volte a promuovere, all`interno delle regole del patto di stabilita` interno, meccanismi premiali a favore delle regioni, delle province e dei comuni che si impegnano a ridurre la spesa corrente a favore di quella in conto capitale per investimenti finanziati con le risorse del fondo europeo per lo sviluppo regionale;

- a riformare la governance della politica nazionale di coesione e di sviluppo territoriale, finanziata con le risorse dei fondi strutturali e del Fondo per le aree sottoutilizzate, affinche` sia improntata all`efficienza, alla responsabilita` e al rispetto degli impegni da stabilire nei contratti istituzionali di sviluppo, cosi` come previsto nell`ambito della riforma della politica europea regionale e nello schema di decreto legislativo di attuazione dell`articolo 16 della legge 5 maggio del 2009, n. 42, concernente gli interventi speciali di cui all`articolo 119, quinto comma, della Costituzione.