Comunità energetiche: cosa ne pensano i sindaci?

di Marco Zibetti
L’Anci ha ospitato e partecipato al convegno "Aree idonee. Le comunità energetiche rinnovabili e gli edifici esistenti come alternativa al danno ambientale”

Le comunità energetiche rinnovabili, cioè insiemi di cittadini che producono energia pulità per consumarla e per immetterla sul mercato, saranno decisive per la transizione green italiana. Vediamo qual è la posizione dei Comuni, rappresentati dall’Anci.
“È importante fare gioco di squadra per promuovere modelli sostenibili ambientalmente e socialmente per una transizione energetica equa e giusta nei nostri territori coinvolgendo tutti gli attori locali: dai cittadini al mondo produttivo". Lo ha sottolineato il presidente dell'Anci e sindaco di Valdengo, Roberto Pella, intervenendo al convegno "Aree idonee. Le comunità energetiche rinnovabili e gli edifici esistenti come alternativa al danno ambientale", organizzato da Unpli e ospitato presso la sede dell’Anci a Roma.

Comunità energetica: il ruolo dei Comuni

“Il nostro impegno come Anci, in un rapporto sinergico con il Governo e i diversi livelli istituzionali come le Regioni, è quello di supportare i Comuni ad esseresoggetto attivo, competente, a seconda del ruolo che voglia ricoprire nella transizione energetica, e qualsiasi strada ritenga opportuna sul proprio territorio, dal diffondere modelli di autoproduzione e autoconsumo CACER, a valorizzare ed efficientare asset e patrimonio. Ringrazio i ministri Adolfo Urso e Gilberto Pichetto Fratin, che hanno manifestato volontà e impegno nel coinvolgere i Comuni nel percorso di attuazione. Ritengo sia importante la collaborazione con tutti i soggetti capaci di trainare e sensibilizzare le comunità locali e i cittadini su questo tema”.
Nel corso dell’incontro sono intervenuti, tra gli altri, anche il presidente dell’Aci, Angelo Sticchi Damiani, il presidente Unpli, Antonino La Spina, l’assessora all’ambiente del Comune di Siena, Barbara Magi, il presidente Earth Academy, Fausto Faggioli, che hanno concordato sulla necessità di condividere le buone pratiche realizzate, incentivando la collaborazione e la sinergia tra tutti i soggetti coinvolti per aumentare l’efficienza energetica e tutelare l’ambiente.


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