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Comunità energetiche rinnovabili: consultazione al via

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Comunità energetiche rinnovabili: consultazione al via
L’ha annunciato il Ministro dell'Ambiente e Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto, che ha parlato anche di altri temi al centro dell’agenda del suo Ministero

Quale futuro per le Comunità energetiche rinnovabili? La transizione energetica passa anche da queste realtà, che al momento incontrano troppi ostacoli. Ma c’è una novità. Vediamo di cosa si tratta.

Da lunedì (28 novembre) partirà un’apposita consultazione. L’ha annunciato il Ministro dell'Ambiente e Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto, intervenendo stamattina a Bergamo, alla XXXIX Assemblea nazionale dell’Anci.

“S’è chiuso - ha affermato il ministro - un percorso procedurale sulle comunità energetiche, che nel Pnrr hanno uno stanziamento di 2.2 miliardi: da lunedì prossimo parte una consultazione di quindici giorni, dopodiché chiudiamo il provvedimento con le osservazioni che verranno raccolte. Questo riguarda tutte le realtà e i Comuni sotto i cinque mila abitanti e le organizzazioni anche di tipo informale che si struttureranno su questo fronte".

Gli altri temi caldi per il Ministero dell’Ambiente

Sempre a proposito di energia, Pichetto ha sottolineato la necessità di alzare il livello di produzione delle rinnovabili (geotermico, idroelettrico, fotovoltaico, eolico), mentre sul nucleare la fusione é l’obiettivo finale. Parallelamente alla crescita delle fonti di energia pulita, “devono azzerarsi carbone e petrolio e la parte di gas che scende abbracciando le rinnovabili. La sfida è nella costruzione delle infrastrutture”.

Il ministro si è soffermato anche sulla questione rifiuti e sul Pnrr. “Sull’industria del riciclo - ha osservato - siamo il paese d’Europa che ha creato un nuovo filone produttivo e noi non facciamo un passo indietro rispetto al riallineamento chiesto dall’Ue. Se l’Unione europea vuole spingere sul “riutilizzo” piuttosto che sul riciclo, secondo il ministro “togliere lo squilibrio non vuol dire che l’Italia debba tornare indietro: devono essere gli altri Paesi europei a fare il passo in avanti”.

Quanto al Pnrr, “è una sfida che impegna le istituzioni a tutti i livelli. Pnrr significa riforme, oltre che spesa, e su questo la sfida non è solo del governo e del Parlamento, ma del Paese, in un momento in cui siamo molto condizionati da fattori esterni”.

Infine, il ministro Pichetto ha notato che “per la prima volta nella storia dobbiamo dire ai nostri figli e ai nostri nipoti che probabilmente vivranno condizioni di vita non in crescita, ma la sfida, soprattutto con il Pnrr, è invertire questa tendenza”.