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Concluso l’accordo tra il Gruppo Moncada Energy e Brad Hansen della Applied Materials Inc.

Energie rinnovabili di
Per il gruppo di Agrigento

Il gruppo Moncada Energy, riconosciuto, dopo anni di attività nel settore, come uno tra i primi produttori italiani di energia eolica, ha deciso di ampliare la propria sfida nel campo delle energie rinnovabili, investendo anche sull’energia solare, per la precisione su impianti fotovoltaici.

Il gruppo, nato nel 1991 ad Agrigento, ha ormai raggiunto un’espansione tale nelle proprie attività che la porta ad essere tra i principali produttori privati di energia rinnovabile da fonte eolica, con una potenza installata pari a 105,3 MW.

Così l’imprenditore Salvatore Moncada, avendo deciso di puntare anche sull’energia prodotta dal sole, ha concluso, a San Francisco, una trattativa con Brad Hansen della Applied Materials Inc., colosso mondiale delle tecnologie e macchine per la produzione di semiconduttori, quotato in borsa con un fatturato di circa 10 bilioni di dollari.

Grazie a tale accordo, il gruppo siciliano ha acquistato una linea di ultima generazione per la produzione di pannelli fotovoltaici in film sottile - thin film – di silicio, denominata Sun Fab, e ne ha opzionate altre due per il prossimo anno. Questi pannelli fotovoltaici consentono di abbattere i costi della materia prima e di aumentare la capacità di conversione della fonte luminosa in energia.

La linea produttiva industriale sarà installata in Sicilia per fornire al gruppo i pannelli necessari a realizzare le centrali fotovoltaiche già progettate nell’Isola per una potenza di 250 MW, anche se parte della produzione potrà essere venduta ad altri possibili costruttori di impianti fotovoltaici.

Questa linea, la prima in Italia, che dovrebbe iniziare a produrre pannelli fotovoltaici nei primi mesi del 2010, utilizzerà un originale processo chimico al posto dei tradizionali lingotti di silicio, un processo che, partendo dal gas silano, genera sottili film di silicio sovrapponibili in multistrato grazie a più giunzioni, permettendo, così, di aumentare la superficie dei singoli pannelli.

Il gruppo Moncada Energy ha previsto un investimento complessivo di circa 60 milioni di euro per la costruzione di una struttura tra la zona industriale di Casteltermini e il comune di Campofranco, su un’area già acquisita di circa 50 mila metri quadrati.
Su tale superficie sorgerà un corpo di fabbrica e uffici estesi 19 mila metri quadrati per la produzione di tali pannelli fotovoltaici.
Ovviamente, prima di procedere all’avvio della produzione a pieno regime, sarà necessario adeguare alle condizioni climatiche della nostra penisola la tecnologia.

Lo stabilimento, a regime, fornirà pannelli per una potenza di 40 MW annui assorbendo stabilmente 160 dipendenti su tre turni lavorativi, più circa 100 unità dell’indotto. Sarà così generata nuova occupazione in un’area dove, mancando opportunità, per i giovani con un alto livello di scolarizzazione sarebbe inevitabile l'emigrazione. Si prevede che, nell’arco di cinque anni, la produzione potrà soddisfare il fabbisogno di impianti del Gruppo ed essere anche immessa sul mercato.

Per Salvatore Moncada sarà una ulteriore sfida, dopo quella che lo sta vedendo impegnato nella realizzazione di centrali eoliche da 500 mw in Albania con posa di una merchant line sottomarina fra Valona e la Puglia, progetto che sarà successivamente replicato in Tunisia.

È intervenuto anche Giuseppe Catanzaro, Presidente di Confindustria Agrigento, a sostegno dell’iniziativa del Gruppo Moncada Energy. “Siamo orgogliosi del valore e del coraggio di questo imprenditore che non solo dimostra che in Sicilia si può, ma che da siciliano è capace di affermarsi nel mondo e di conquistare posizioni di rilievo nel suo settore, confrontandosi con i colossi internazionali e stringendo accordi possibili solo fra partner di pari livello e di comprovate capacità e serietà. Moncada – ha concluso Catanzaro - rappresenta un esempio di impresa che genera benessere e che pertanto, avendo saputo interpretare in pieno il valore sociale dell'impresa e le capacità del “fare italiano” nel mondo, diventa un punto di riferimento per l'economia del Paese”.