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Confedilizia: le imposte sul patrimonio sono tra le cause del crollo del mercato immobiliare

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Corrado Sforza Fogliani, presidente di Confedilizia: “Tassare la casa per coprire le proprie inefficienze e incapacità è, da parte dello Stato, un sacrilegio”


Di seguiro riportiamo il pensiero di Corrado Sforza Fogliani a proposito della tassazione patrimoniale.


La Corte costituzionale federale tedesca ha stabilito in una sentenza del 22 giugno 1995 che “il prelievo fiscale trova il proprio limite costituzionale nella capacità di reddito del patrimonio”. L’imposta sul patrimonio, pertanto, può aggiungersi alle normali imposte sui redditi solo nella misura in cui il contribuente risulti in grado di far fronte con i proventi normalmente prevedibili e disponga ancora, dopo il pagamento dell’imposta, di una parte del proprio reddito. Il che comporta l’intassabilità del 'minimo vitale' per il contribuente e per la sua famiglia.

In Italia, il passaggio dall’Ici all’Imu prima casa - con il contestuale e spropositato aumento dei moltiplicatori catastali - e l’introduzione della Tasi sono una patrimoniale sotto altro nome, che infatti ha provocato un crollo del mercato immobiliare.

Secondo gli studi di Confedilizia, nel 2012 per raccogliere 24 miliardi di tasse è stata causata una perdita di valore degli immobili da 1.000 a 2.000 miliardi di euro. Perché, tra l’altro, spesso le tasse hanno questi effetti perversi per cui a fronte di un gettito nominalmente maggiore per lo Stato, si hanno ingenti perdite (anche di gettito!) in altri settori, nell’indotto ecc...In altri termini, si è persa una ricchezza nazionale pari a 40 o addirittura 80 volte il gettito ottenuto: è stato un furto legalizzato. Senza contare gli effetti negativi sui consumi, altro che favorire la crescita e l’occupazione!

Tassare la ricchezza immobiliare è stato un errore, dice un documento di Forza Italia. Sono patrimoniali, tutte quelle tasse che non colpiscono un reddito, ma un bene. Come, appunto, la casa, che in molti altri casi non produce alcun reddito, o addirittura è solo un costo.

La casa, da simbolo di sicurezza, sta diventando un problema, se non un incubo. Qualcuno si presenta agli uffici Confedilizia dicendo: “Ho avuto la disgrazia di ereditare una casa”.
Ma la casa, la prima casa, è il rifugio di tutti noi, delle famiglie, è quel luogo caldo e sicuro in cui ritirarsi e riposarsi a fine giornata. È un bene sacro, “spremerla” per coprire le proprie inefficienze e incapacità è, da parte dello Stato, un sacrilegio. La casa non interessa un fico secco ai maxieconomisti come Padoàn, ma nell’attuale situazione semina sfiducia. E senza fiducia non si va da alcuna parte. Sono rinati solo i Paesi (Regno Unito e Spagna, in primis) che hanno detassato gli immobili.