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Conlegno, parola d’ordine: tutela delle imprese e garanzia dei prodotti a marchio

Sostenibilità di
Un anno intenso per il Consorzio sul fronte della legalità del settore imballaggi di legno a tutela dei marchi Ippc/Fao Fitok ed EPAL

A seguito dell’entrata in vigore di due importanti novità legislative inerenti alle tematiche fitosanitarie (obbligo di autorizzazione ISPM 15 sia per i produttori di imballaggi sia per i commercianti) e alla normativa europea sulla commercializzazione legale del legno extra-Ue, l’ufficio legale di Conlegno ha svolto un’intensa attività di sensibilizzazione tra gli oltre 1.500 consorziati e di informativa verso ulteriori potenziali soggetti coinvolti (circa 400). Attenzione particolare è stata dedicata al comparto dei pallet usati.

Oltre 50 le segnalazioni pervenute dai controlli sul territorio da parte degli Enti Ispettivi, cui è seguita un’informativa e in alcuni casi il coinvolgimento degli Enti preposti ai controlli (Servizi Fitosanitari, Polizia Municipale, Guardia di Finanza). Più di 20 gli accessi della Guardia di Finanza coadiuvata dagli ispettori Fitok in cui è stata riscontrata l’attività di riparazione abusiva di pallet Epal e IPPC-FAO.

A seguito di tale attività, nel corso del 2015 sono state presentate due denunce nei confronti di altrettanti soggetti che hanno contraffatto il marchio Ippc/Fao Fitok.

Sempre quest’anno, inoltre, Conlegno ha ottenuto due importanti risultati: la conclusione in primo grado di un procedimento penale relativo a fatti avvenuti nel 2008 che ha visto la condanna degli imputati, e la pubblicazione della sentenza del Tribunale di Treviso “Sezione Specializzata in materia d’Impresa” relativa alla prima causa civile di risarcimento danni per contraffazione proposta da Conlegno in cui è stata accertata la contraffazione e la concorrenza sleale nei confronti degli altri operatori del settore.

Risultati significativi che hanno confermato ancora una volta il ruolo centrale di Conlegno nella lotta alla contraffazione e al commercio di prodotti falsificati che, oltre a danneggiare il mercato sottraendo opportunità e lavoro alle imprese che rispettano le regole, mettono a rischio la sicurezza di operatori e utilizzatori e possono costituire una minaccia per l’ambiente (veicoli di agenti patogeni).