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Consiglio Nazionale dei Geologi: oltre 27.000 scuole in aree ad elevato rischio sismico

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Il dodicesimo anniversario della tragedia di San Giuliano, in cui morirono 27 bambini e una maestra, ha fornito l’occasione per fare il punto della situazione sullo stato delle nostre scuole


In Italia 27.920 edifici scolastici sono in aree ad elevato rischio sismico. 4856 in Sicilia, 4608 in Campania, 3130 in Calabria, 2864 in Toscana, 2521 nel Lazio. Il 50% delle scuole non ha il certificato di agibilità e molte sono state costruite prima del 1974 anno delle prime norme antisismiche. Una buona parte degli edifici scolastici è stata costruita prima del 1900 ed alcuni furono costruiti per essere inizialmente destinati ad un uso diverso. Questi sono dati del Consiglio Nazionale dei Geologi”.

Lo ha affermato Michele Orifici, Coordinatore della Commissione Protezione Civile del CNG aprendo la conferenza stampa a San Giuliano di Puglia in occasione del dodicesimo anniversario della  morte di 27 bambini e della maestra nel crollo della scuola del 31 Ottobre del 2002.

Oggi proprio dalla scuola Francesco Jovine lanciamo il progetto didattico su scala nazionale- ha proseguito Orifici -, aperto a tutte le scuole primarie e secondarie di Primo grado con il quale divulgheremo nelle aule la conoscenza dei rischi naturali. In Italia oltre il 60% dell’edificato è stato costruito prima delle norme antisismiche. IL CNG parte con un piano nazionale di prevenzione che prevede la preparazione dei geologi per supportare l’attività di Protezione Civile, la promozione dei presidi territoriali, la conoscenza dei rischi naturali e la prevenzione nelle scuole.

Il concorso nazionale che parte da San Giuliano di Puglia ed ideato dai genitori degli studenti morti a L’Aquila rappresenta una novità sostanziale e reale per questo Paese. Per la prima volta metteremo in rete le scuole portando massicciamente il tema della prevenzione. Verrà premiata quella scuola che realizzerà il miglior progetto didattico sulla prevenzione. Dal 2009 in Italia è iniziata una nuova fase nell’ottica proprio della prevenzione con l’avvento degli studi di microzonazione sismica. Noi vogliamo parlare ai ragazzi, alle nuove generazioni per far conoscere loro rischi e strumenti. La microzonazione sismica ad esempio consente di individuare quelle aree soggette a fenomeni di amplificazione sismica e in cui bisogna preventivamente intervenire per ridurre la vulnerabilità sismica degli edifici”.

Alla conferenza stampa era presente Pia Antignani, oggi poco più che ventenne, sopravvissuta al terremoto del 2002. Pia rimase molte ore sotto alle macerie della vecchia scuola Francesco Jovine. Presente alla conferenza stampa anche  Sergio Bianchi, papà di uno degli studenti morti a L’Aquila nel 2009. Bianchi è presidente dell’Associazione Vittime Universitarie del Sisma ideatrice del Premio di Laurea AVUS in ricordo degli studenti universitari morti a L’Aquila. CNG, AVUS e Centro Studi del CNG oggi da San Giuliano di Puglia hanno lanciato il Concorso Nazionale aperto a tutte le scuole primarie e secondarie di Primo grado d’Italia.

Il rispetto per il cittadino in Italia non c’è - ha dichiarato Bianchi - perché nel caso del sisma del 2009, l’aquilano è considerato un terremotato ed io che ho perso un figlio non sono considerato tale. A me non interessa il riconoscimento economico, a me interessa il riconoscimento etico. Con i genitori di San Giuliano di Puglia siamo legati dallo stesso dolore perché abbiamo perso i nostri figli. Sotto il profilo assistenziale siamo stati lasciati completamente soli dallo Stato ed allora vorremmo che tutto questo non accada più. Adesso con il Consiglio Nazionale dei Geologi andiamo nelle scuole per parlare ai ragazzi di oggi che saranno gli amministratori del domani e per dare loro l’opportunità di conoscere, sapere e di capire l’importanza della prevenzione, altrimenti la ricerca non avrebbe senso. Questo è l’unico obiettivo che abbiamo”.

Il 70 % delle scuole è stato costruito prima del 1980. Per adeguare o migliorare sismicamente il patrimonio edilizio scolastico italiano - ha concluso Pierfederico De Pari, Consigliere Nazionale dei Geologi - occorrerebbero circa 50 mld di euro e 25 anni di lavori. Un tempo troppo lungo che questo Paese non può attendere”.  

Il sindaco di San Giuliano di Puglia, Luigi Barbieri, ha sottolineato l’importanza degli studi di microzonazione sismica ed ha ricordato il come la ricostruzione sia costata 240 MLN di euro.

Solo dopo il sisma dell’Aquila - ha affermato Giovanni Calcagnì, Consigliere Nazionale dei Geologi - nei percorsi di prevenzione sismica è stata inserita in maniera decisa la valutazione delle condizioni geologiche locali sugli effetti di rischio sismico dell’edificato e delle opere umane. Si tratta degli studi di microzonazione sismica e di analisi di risposta sismica locale”.