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Coronavirus: 2,3 milioni di professionisti chiedono più attenzione

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Coronavirus: 2,3 milioni di professionisti chiedono più attenzione
Gli iscritti ad Ordini e Collegi professionali si sono fatti sentire nel corso di una riunione con il Ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo. Ecco cos’è emerso

In Italia ci sono 2,3 milioni di professionisti. Questi rappresentano il 12,6% del totale degli occupati nel nostro Paese. È facile intuire quanto sia importante sostenere questa categoria nella ripresa post Coronavirus. Vediamo quali sono le richieste delle Professioni Ordinistiche Italiane, che si sono confrontate in videoconferenza con il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo, e con il Direttore Generale per le politiche previdenziali e assicurative del Ministero del Lavoro, Concetta Ferrari.

Nel corso dell'incontro virtuale si è parlato, in particolare, delle novità contenute nel prossimo Decreto-Legge, c.d. 'Decreto Aprile' a favore dei liberi professionisti. Una categoria che, come più volte sottolineato, si trova oggi in seria difficoltà a causa dell’emergenza Covid-19 e che ha bisogno, esattamente come altre tipologie di lavoratori, di interventi mirati di sostegno.

Come gran parte delle piccole imprese del Paese, anche gli studi professionali hanno necessità di strumenti straordinari che garantiscano la liquidità finanziaria e di strumenti di sostegno espressamente dedicati a chi opera nella libera professione. Fondamentale poi una semplificazione normativa e dei processi di accesso e autorizzazione per la richiesta dei bonus da destinare agli stessi, tramite le Casse, enti gestori della previdenza dei professionisti. In particolare, con la previsione che queste ultime possano destinare somme eccedenti le percentuali oggi consentite al sostegno dei loro iscritti, così come era stato già indicato nelle bozze del D.L. n. 18/2020 e poi eliminato dal testo definitivo del decreto.

Nel corso dell’incontro, si è parlato anche delle criticità emerse sulle misure a sostegno delle famiglie italiane, introdotte dal Decreto 'Cura Italia', che in questi due mesi si sono trovate a rimodulare la propria quotidianità e dovranno continuare a farlo anche in futuro.

Le dichiarazioni dei protagonisti

Per il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo, “l’incontro con i Presidenti degli Ordini professionali, organizzato dal Comitato Unitario delle Professioni e la Rete Professioni Tecniche, è stato molto importante e proficuo. L’occasione per ribadire loro l’impegno del Governo nei confronti dei professionisti, iniziato con il decreto ‘Cura Italia’ e che proseguirà con il provvedimento che sarà approvato nei prossimi giorni”.

“Sottolineiamo con piacere la disponibilità del Ministro Catalfo ad ascoltare e recepire le necessità degli Ordini Professionali, in rappresentanza dei 2,3 milioni di iscritti. Il sostegno al lavoro autonomo è fondamentale per la ripartenza del Paese. Confidiamo nel recepimento delle nostre istanze nell’emanando decreto”, ha dichiarato la Presidente del CUP, Marina Calderone, a margine dell’incontro. 

“La Rete Professioni Tecniche ha ribadito l’esigenza di una maggiore condivisione sulle norme sulla sicurezza nei cantieri, liberando i professionisti tecnici da responsabilità che non possono assumere, come quelle in materia sanitaria. Accogliamo con favore l’Intenzione del Governo di prorogare le misure a favore dei professionisti iscritti a forme di previdenza privata”, ha infine concluso il Coordinatore della Rete, Armando Zambrano.