Il Coronavirus sta avendo pesanti ripercussioni sulla vita di chi abita nelle regioni interessate dall’emergenza. Gli effetti si stanno facendo sentire, ovviamente, anche sul mondo del lavoro. Come cambia per le imprese e per i loro lavoratori?
A tal proposito, i rappresentanti di Confartigianato hanno partecipato a Roma alla riunione con le parti sociali convocata dal Ministro del lavoro Nunzia Catalfo per definire e condividere il piano di gestione della situazione.
L’esito dell’incontro tra Confartigianato e il Ministro del Lavoro
Confartigianato ha ribadito la piena collaborazione alle iniziative che il Governo e le istituzioni nazionali e locali sono impegnati a realizzare. La Confederazione è responsabilmente impegnata ad attuare tutte le misure che hanno come prioritario obiettivo la tutela della salute delle persone. Nei prossimi giorni Confartigianato continuerà a partecipare al confronto con i rappresentanti dell’Esecutivo per contribuire a definire gli interventi a salvaguardia della popolazione e delle attività degli imprenditori.
Al termine dell’incontro, il Ministro Nunzia Catalfo ha dichiarato: “Stiamo predisponendo una serie di strumenti a tutela dei lavoratori delle aree interessate” dall’emergenza Coronavirus, dalla “cassa integrazione ordinaria, al fondo di integrazione salariale o la Cig in deroga per le aziende con meno di 6 dipendenti”. A questo proposito, Confartigianato difenderà la scelta di una specifica forma su misura per l’artigianato operata con FSBA per i tempi ordinari.
Il Ministro Catalfo ha altresì precisato che le tutele andranno anche “ai non residenti che si recano nelle zone interessate” per lavoro. Il tavolo sarà “permanente per monitorare l’evolversi della situazione”.
Da parte sua, Rete Imprese Italia ha diffuso un comunicato nel quale apprezza la celerità con cui la Ministra del Lavoro Catalfo ha convocato il tavolo con le parti sociali sul piano di contenimento e gestione dell’emergenza Coronavirus. In particolare, riteniamo positivo l’impegno per la sospensione dei pagamenti per le attività delle aree colpite e sugli indennizzi per le imprese. Bene pure la prospettata estensione delle misure di sostegno agli autonomie alle attività con cinque dipendenti e meno. Apprezzamento anche per l’estensione delle previsioni delle causali del Fondo Integrazioni Salariali alle imprese non ricomprese, e la previsione di cassa in deroga per chi ha solo cassa straordinaria, non computandole nei termini massimi di cassa integrazione o FIS.
L’auspicio è che il tavolo d’emergenza diventi permanente, e che il confronto ora sia allargato a tutti i ministeri competenti, per arrivare all’individuazione di interventi condivisi che siano efficaci nella tutela della salute pubblica e sostenibili per le attività economiche.