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Coronavirus: ecco gli effetti sulle gare di progettazione

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Coronavirus: ecco gli effetti sulle gare di progettazione
Un’analisi dell’OICE prende in considerazione il numero dei bandi di gara per servizi di ingegneria e architettura pubblicati nel periodo dal 9 marzo al 27 marzo 2020

Il mercato delle gare pubbliche di progettazione sta già subendo pesanti effetti a causa dell’emergenza Coronavirus e dei provvedimenti restrittivi che sono stati presi per contrastarla. Lo certifica un report dell’OICE, l’Associazione delle società di ingegneria e architettura aderente a Confindustria. Andiamo a scoprire i dettagli.

L’analisi prende in considerazione il numero dei bandi di gara per servizi di ingegneria e architettura pubblicati nel periodo dal 9 marzo al 27 marzo 2020,in attesa di verificarne anche l’impatto in termini di importi con le anticipazioni dell’Osservatorio OICE che saranno diffuse in settimana.

I dati del report dell’OICE sulle gare di progettazione

“Sull’andamento del mercato - afferma il direttore generale OICE, Andrea Mascolini - siamo molto preoccupati per il calo del 13% delle gare in soli 18 giorni, perché se è vero che le stazioni appaltanti stanno continuando a pubblicare bandi di gara, è anche vero che nell’ultima settimana abbiamo registrato 81 proroghe di termini, a fronte delle 51 dei dieci giorni precedenti. Anche oggi alcune importanti gare sono state sospese, e questo è motivo di allarme perché è fondamentale che l’Amministrazione continui a essere operativa per assicurare la realizzazione di progetti esecutivi da affidare alle imprese di costruzione”.

Nel report si evidenzia il dato delle gare “rettificate” (cioè con scadenza delle offerte prorogata o con sospensione della gara o con annullamento del sopralluogo) dal 9 marzo al 27 marzo 2020: risulta che sono state oggetto di modifica 139 procedure di affidamento di incarichi di ingegneria e architettura, pari al 28,1% del totale delle 494 gare pubblicate. Rispetto allo stesso periodo del mese precedente l’incremento è di quasi 15 volte. È anche evidente l’accelerazione delle sospensioni dovuta agli effetti dell’articolo 103 del decreto “Cura Italia” entrato in vigore il 18 marzo.

La maggiore parte delle rettifiche (quasi il 95% del totale) riguarda 132 gare la cui scadenza dei termini è stata prorogata.

Interessante anche notare che, delle 139 gare rettificate, ve ne sono state 41 (il 29,5% del totale delle gare rettificate) che sono state modificate con un espresso richiamo ai provvedimenti emessi dal Governo per l’emergenza o alla necessità di adottare misure di contenimento dell’emergenza sanitaria.