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Coronavirus: i costruttori denunciano il blocco. Come ripartire?

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Coronavirus: i costruttori denunciano il blocco. Come ripartire?
Ance: “Giusto il rispetto delle misure di prevenzione sanitaria, ma coniugandole con un ritorno alla normalità e scongiurando il panico generalizzato che sta bloccando il settore”

Le conseguenze dell’allarme generato dal Coronavirus sono sotto gli occhi di tutti. È ormai noto a tutti il peso che questa emergenza sta avendo, e continuerà ad avere, sulla nostra economia. Lo sottolineano anche i costruttori, che chiedono alle forze politiche di rimettere in moto il Paese. Attraverso quali misure? Andiamo a scoprirlo.

Cosa chiede il presidente dell’Ance?

“Ci vogliono equilibrio e razionalità. Giusto il rispetto delle misure di prevenzione sanitaria, ma coniugandole con un ritorno alla normalità e scongiurando il panico generalizzato che sta bloccando il settore delle costruzioni italiano in casa e in tutto il mondo e di conseguenza l’intera economia del Paese”. Queste le parole del Presidente dell’Ance, Gabriele Buia, sugli effetti dell’allarme Covid-19 in Italia.

“Stiamo mettendo in campo tutti i nostri sforzi per tutelare la salute dei lavoratori, ma dal territorio le imprese ci stanno segnalando situazioni paradossali e blocchi generalizzati anche al di fuori della zona rossa e della zona gialla” continua Buia, secondo il quale “di questo passo tantissime imprese rischiano di scomparire”.

“Questo ulteriore blocco dell’attività - aggiunge il Presidente Ance - si va ad aggiungere a 11 anni di crisi e all’assenza di misure organiche per far ripartire concretamente il settore come chiediamo da tempo: tutti a parole dicono di voler fare qualcosa per rilanciare l’economia e l’edilizia e poi invece vengono introdotte misure che ancora una volta affliggono le imprese con maggiori oneri e adempimenti burocratici, come ad esempio l’art.4 dell’ultimo decreto fiscale”.

Occorre dunque agire immediatamente con un “pacchetto di misure urgenti a sostegno delle imprese e dei territori più colpiti, ma anche con provvedimenti strutturali immediatamente operativi necessari per rimettere in moto il Paese, a cominciare da una grande opera di semplificazione delle procedure”, conclude Buia.