Imprese e sindacati europei del settore costruzioni si sono espressi a una sola voce. Hanno elaborato un documento congiunto, facendo fronte comune contro il nemico invisibile, il Coronavirus. Andiamo a scoprire la strategia.
Innanzitutto, si rileva la necessità di riaprire rapidamente i cantieri, garantendo allo stesso tempo un ambiente di lavoro sicuro e sano per gli imprenditori, i lavoratori e la società, conformemente alle raccomandazioni nazionali in materia di salute, sicurezza e igiene.
Quali misure è necessario prendere?
FIEC (European Construction Industry Federation) ed EFBWW (European Federation of Building and Woodworkers) spingono affinché le parti sociali nazionali concordino protocolli sanitari, di sicurezza e di igiene adeguati all’emergenza, ma anche misure di disoccupazione temporanea o misure alternative per i lavoratori che non hanno diritto a indennità di disoccupazione temporanea, in modo che i lavoratori non cadano in una trappola di povertà.
Sottolineano la necessità di fornire ai lavoratori del settore informazioni chiare in materia di sicurezza e salute, istruzione, orientamento e formazione. A questi ultimi dovranno essere garantite le necessarie misure di prevenzione, di protezione e di distanziamento nel rispetto dei requisiti specifici introdotti a livello nazionale/regionale/locale.
Nel caso in cui siano impiegati lavoratori distaccati o migranti questi dovranno ricevere una protezione pari a quella dei lavoratori edili locali.
Per EFBWW e FIEC la priorità è che il lavoro possa continuare in modo sicuro e quindi spingono affinché vengano adottate tutte le precauzioni necessarie a garantire la sostenibilità e la vitalità delle imprese di costruzione e nel contempo il reddito, protezione sociale, benessere e salute dei lavoratori edili.
I partner sociali europei ritengono fondamentale, nell'attuare delle strategie per uscire dalla crisi da COVID-19, che siano garantiti i più elevati standard di sicurezza e salute sul lavoro, nel rispetto delle Direttive europee in materia di salute e sicurezza. A questo proposito, FIEC ed EFBWW chiedono alla Commissione europea di elaborare orientamenti sulle misure preventive, ad es. valutazioni dei rischi e piani di prevenzione e che vi sia un dialogo aperto con le istituzioni europee e tra le parti sociali nazionali del settore edile al fine di individuare e attuare misure adeguate che consentano una rapida ripresa dopo la crisi, invitando i loro affiliati nazionali a fare lo stesso al loro livello.
Il settore delle costruzioni resta impegnato a svolgere efficacemente il suo ruolo chiave nella sostenibilità a lungo termine dell'economia europea e nel raggiungimento degli obiettivi del Green Deal.