“Giusta la strada tracciata dal Presidente del Consiglio dei Ministri Enrico Letta sulle priorità del nuovo Governo. Da questa situazione eccezionale di crisi si esce riconsegnando all’edilizia il ruolo di motore della crescita”. Questo il commento del Presidente dell’Ance, Paolo Buzzetti, che apprezza il discorso programmatico del Primo Ministro.
“Al Paese servono scelte economiche coraggiose e immediate - aggiunge Buzzetti - puntando sull’allentamento del Patto di stabilità, come sta emergendo in tutta Europa, per ridare fiato all’edilizia colpita duramente dalla crisi”.
Secondo l'Ance, il nuovo Governo nei primi 100 giorni dovrà concentrarsi su alcuni punti fondamentali che anche il Presidente Letta ha indicato come priorità se davvero si vuole riportare il Paese sui binari della crescita: completare il cammino dei pagamenti dei debiti della PA alle imprese anche nel 2014, rilanciare un piano delle infrastrutture a cominciare dalle piccole e medie opere di manutenzione del territorio per evitare le tragedie di frane e alluvioni, promuovere interventi di edilizia scolastica, garantire l’accesso alla casa e intervenire per riqualificare le città.
“La congiuntura economica degli ultimi anni ci sta dimostrando che di solo rigore si muore e che non si può prescindere dall’investire sull’edilizia per la crescita del Paese - conclude il presidente dell’Associazione Costruttori - per questo il nuovo Governo dovrà concentrare le forze su queste priorità da cui dipendono il salvataggio di centinaia di migliaia di posti di lavoro, di migliaia di piccole e medie imprese e la ripresa dell’economia in generale”.
Positive anche le impressioni del Consiglio Nazionale degli Architetti, come sottolineano le parole del presidente Leopoldo Freyrie: “Sono da condividere in pieno gli impegni del presidente del Consiglio dei ministri, Enrico Letta, espressi nel suo discorso di insediamento alle Camere sulle priorità che il nuovo governo intende darsi per quanto riguarda l'edilizia, il territorio, il paesaggio e l'architettura, oltre che il ruolo centrale delle libere professioni”.
"Finalmente vengono presentati pochi ma chiari punti su cui l'Esecutivo intende lavorare - prosegue Freyrie -. Il richiamo all'importanza del bello e dell'architettura non risuonava da tempo nella austere aule del Parlamento italiano. Ora le parole del Presidente Letta fanno presagire che si sia aperta una stagione nuova. Da parte nostra siamo pronti a collaborare per realizzare le proposte che gli architetti italiani hanno predisposto già da tempo”.