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Costruzioni: come sta andando il settore? Ecco i dati

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Costruzioni: come sta andando il settore? Ecco i dati
Vi presentiamo i dati dell’ultimo Osservatorio SAIE sulle imprese di produzione, distribuzione e servizi per il settore delle costruzioni e dell’impiantistica

Per il settore delle costruzioni, il 2024 è senza dubbio un anno molto particolare, caratterizzato innanzitutto dallo stop al Superbonus. Come sta andando? Diamo un’occhiata agli ultimi dati.
Per prima cosa, va detto che l’edilizia continua ad essere uno dei comparti principali del nostro Paese, con un elevato numero di imprese attive, pari a oltre 756mila a fine marzo 2024, e una produzione aumentata del +1,5% nei primi tre mesi del 2024 rispetto al trimestre precedente. Lo scenario geopolitico ed economico instabile e il taglio del Superbonus stanno però rallentando la crescita del comparto, che nonostante le criticità rimane ottimista per il prossimo futuro. Lo confermano i dati dell’ultimo Osservatorio SAIE sulle imprese di produzione, distribuzione e servizi per il settore edile e dell’impiantistica realizzato in avvicinamento a SAIE - La Fiera delle Costruzioni, in programma a Bologna dal 9 al 12 ottobre 2024.

La parola alla filiera

Partiamo dagli indicatori economici. Il fatturato del 2023 è cresciuto per più della metà delle aziende (54%), mentre quello relativo all’ultimo quadrimestre è aumentato per il 46% di esse. Percentuali buone, che anticipano già una chiusura dell’anno con il segno più per il 47% delle imprese. Bene anche il portafoglio ordini, giudicato adeguato dall’82%, e il grado di soddisfazione riferito all’attuale andamento economico, medio-alto per più di 9 aziende su 10. In aumento anche gli stipendi dei collaboratori per il 19% delle aziende, mentre rimangono invariati per il 77%. Restando sempre in tema lavoro, quasi 4 aziende su 10 hanno avuto difficoltà nel reperire manodopera qualificata nell’ultimo anno. Per chi assume, gli operai altamente specializzati continuano a essere tra le figure più ricercate insieme agli impiegati (rispettivamente 23% e 31%). Per compensare la mancanza di addetti, le aziende stanno investendo nel personale già assunto, puntando anche su una maggiore formazione interna: il 67% delle imprese ha dedicato dalle 10 alle 30 ore al potenziamento delle competenze. Proprio la carenza di forza lavoro qualificata è alla terza posizione dei fattori considerati più critici dagli imprenditori, preceduta dal costo delle materie prime e dalla burocrazia.
Guardando l’altro lato della medaglia, le misure che più hanno aiutato il mondo delle costruzioni sono stati gli incentivi, lo sblocco dei cantieri e gli investimenti per l’edilizia pubblica (rispettivamente 56%, 32% e 26%); la sburocratizzazione si colloca invece al quarto posto, con il 21%. Scendendo nel particolare, investimenti del PNRR e superbonus sono stati gli incentivi più apprezzati, con una percentuale di alto gradimento in entrambi i casi attorno al 20%. Nel contesto del PNRR, le misure ritenute più utili sono stati gli investimenti sull’edilizia urbanistica e quelli sull’efficientamento energetico\messa in sicurezza del patrimonio edilizio privato. A tal proposito, a partecipare ai bandi del PNRR sono stati il 18% delle aziende.

Innovazione, intelligenza artificiale e sostenibilità

Sebbene sia ancora presto per valutare l’impatto reale dell’Intelligenza artificiale nelle costruzioni, il 30% delle imprese la considera già positivamente, mentre quasi il 50% non ha ancora un’idea precisa in merito e il 16% la vede come un rischio o una minaccia. Ad ogni modo già il 6% utilizza l’IA nei propri processi industriali e il 30% non la sfrutta, ma ha intenzione di introdurla in futuro.
Tra le innovazioni che saranno introdotte nel corso del 2024 figura anche il 5G, la cui implementazione è pianificata dal 7% delle aziende, ma presente già nel 34% di queste. Fortemente presenti nei processi produttivi delle imprese anche la sicurezza informatica e il cloud computing (49% e 40%). Quali sono invece le iniziative a sostegno della sostenibilità? Spiccano tra queste soprattutto l’uso di dispositivi a basso consumo energetico (51%), l’acquisto di macchinari e impianti efficienti (35%) e il contenimento di emissioni atmosferiche (27%).
"Il mondo delle costruzioni sta attraversando un momento di cambiamento, in cui alcune delle certezze degli ultimi anni stanno vacillando. Il taglio al Superbonus, unito alle difficoltà del contesto macroeconomico rischiano di ridimensionare il percorso di crescita intrapreso - ha affermato Emilio Bianchi, Direttore di SAIE -. Eppure, le aziende del settore si stanno dimostrando molto resilienti e pronte a far fronte alle criticità. Il tutto puntando sui temi del momento: sostenibilità, innovazione e formazione, che non a caso rappresentano i capisaldi di SAIE Bologna 2024. In un contesto in cui il 57% degli imprenditori indica come prioritario l’allargamento della rete di contatti, SAIE rappresenta un’opportunità unica per fare networking, conoscere e farsi conoscere. SAIE, col suo doppio appuntamento tra le edizioni di Bologna e di Bari, è la casa delle eccellenze del ‘saper fare’ italiano, il luogo dove imprese, associazioni, istituzioni e professionisti si incontrano per dialogare e immaginare il futuro delle costruzioni”.

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