Il settore costruzioni vive un momento complesso, tra opportunità che si chiudono (leggasi Superbonus), altre che si sono già aperte (come il PNRR) e altre ancora che si dovranno aprire nei prossimi anni (con la Direttiva Case Green). Per capire come sta andando l’edilizia, diamo un’occhiata ai dati del 2023.
Negli ultimi anni le costruzioni hanno trainato l’economia del Paese e la crescita del Pil. Favorita dagli incentivi, la filiera ha determinato la metà dell’incremento del Pil italiano del +8,3% nel 2021 e del +4% nel 2022. Tuttavia, complici unoscenario geopolitico incerto, l’inflazione e una politica monetaria restrittiva, nel 2023 la crescita ha rallentato, con l’Istat che stima un aumento del Pil del +0,9%. Allo stesso modo, anche il settore delle costruzioni cresce, anche se a ritmi più bassi, soprattutto a causa dello stop al superbonus, alla cessione del credito e al ridimensionamento degli incentivi per l’efficientamento energetico e sismico. In controtendenza gli investimenti pubblici: grazie al PNRR è stato dirottato sulle costruzioni il 59% dei €45,6 miliardi spesi a fine 2023. In questo quadro si inserisce anche la direttiva europea “Casa Green”, che avrà un impatto rilevante sull’economia italiana.
Di questo e non solo si è discusso durante la conferenza stampa di presentazione di SAIE, La Fiera delle Costruzioni: progettazione, edilizia, impianti (9 - 12 Ottobre, BolognaFiere), dal titolo Quale futuro per l'edilizia senza una vera politica industriale.
Produzione, occupazione, PNRR: la fotografia di Federcostruzioni
Come sta andando nel dettaglio il settore? Federcostruzioni stima una crescita del 3% della produzione della filiera per il 2023. Si tratta di un valore che indica un mercato sempre in lieve crescita, che si mantiene intorno al livello di €600 miliardi raggiunto nel 2022.
Per quanto riguarda i comparti, nel 2023 si registra un +5% per gli investimenti in costruzioni, +18% per le opere pubbliche, +5% per il non residenziale privato, + 1,3% per le nuove abitazioni, +0,5% per la riqualificazione.
Per quanto riguarda gli occupati, nei primi 9 mesi del 2023 si registra un +2,9% di lavoratori iscritti alle Casse Edili e un + 0,9% di ore lavorate, in particolare: +2,3% al Nord, un +3,9% al Centro e -2,8% al Sud.
Capitolo PNRR: dei €45,6 miliardi di spesa totale al 31/12/2023, il 59% è relativo al settore delle costruzioni. Superbonus 110% e lavori pubblici coprono il 56% della spesa sostenuta al 31 dicembre 2023 con, rispettivamente, €14 miliardi e €10,1 miliardi. Inoltre, è stata aggiunta una Missione 7 Repower EU, con una dotazione di €11,2 miliardi, di cui €8,3 miliardi derivanti da definanziamenti di altre Missioni e €2,9 miliardi di nuovi fondi EU.
La Direttiva Casa Green e l’impatto sulle costruzioni. I dati ANCE
La nuova proposta di direttiva UE sulle “case green”, che ambisce a rendere il patrimonio immobiliare europeo totalmente a emissioni zero entro il 2050, sarà cruciale per il futuro del settore. Il nostro Paese ha infatti molta strada davanti per raggiungere gli obiettivi. Secondo i dati ANCE, il patrimonio immobiliare italiano è molto vecchio: su 12,2 milioni di edifici residenziali, oltre 9 milioni (73%) rientrano nelle classi più energivore (E, F, G) e non sono in grado di garantire le performance energetiche, sia pur minime, richieste per gli edifici costruiti successivamente, e molto lontano dalle prestazioni minime richieste alle abitazioni dei nostri giorni. In merito al settore non residenziale, su circa 1,35 milioni di edifici, il 55%, pari a circa 743.000 edifici, ricade nelle classi più energivore (E, F, G).
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