Un Paese che non investe non può crescere. Ma come sta andando su questo fronte? Ce lo dice Confartigianato Imprese, la Confederazione che riunisce artigiani e piccoli imprenditori.
I segnali positivi di aumento della produzione nelle costruzioni emersi da una recente analisi sono correlati con un miglioramento delle condizioni di domanda per investimenti nelle costruzioni, che nel primo trimestre del 2019 sostengono il segno positivo del totale degli investimenti. Nel dettaglio la crescita congiunturale dello 0,6% degli investimenti è il risultato di un aumento del 2,6% degli investimenti in costruzioni e una riduzione dell’1,1% dei restanti investimenti (impianti e macchinari, automezzi, proprietà intellettuale, ecc.).
Sul trend dell’accumulazione di capitale nelle costruzioni influisce anche un buon andamento della spesa per investimenti delle amministrazioni locali, come evidenziato nel 14° Rapporto annuale ‘Ingegno, valore d’impresa’, presentato in occasione dell’Assemblea annuale di Confartigianato Imprese.
Ulteriori dati che fanno ben sperare
Va ricordato che la spesa perinvestimenti pubblici sostenuta dal totale delle amministrazioni pubbliche è per il 48,7%, imputabile alle amministrazioni locali, ma tale quota sale al 67,6% per gli investimenti in costruzioni.
L’analisi degli ultimi dati disponibili al primo trimestre 2019 relativi ai soli investimenti fissi lordi di un raggruppamento di amministrazioni locali (regioni e province autonome, province, Comuni, città metropolitane ed unioni di Comuni) indica una crescita del 14,5% rispetto al primo trimestre del 2018, con una migliore performance delle regioni e province autonome, che crescono del +29,2%, mentre province, Comuni, città metropolitane ed unioni di Comuni segnano un +12,7%; nel dettaglio gli investimenti delle città metropolitane salgono del 4,7%, quelli dei Comuni del 13,9%, mentre quelli delle province risultano in calo del 5,4%. Il dato relativo ai Comuni migliora l’andamento stagnante del 2018, quando il tasso di crescita della spesa per investimenti fissi si fermò all’1,4%.