Come sta andando il settore costruzioni? Difficile dare una risposta univoca. La cosa migliore da fare è girare la domanda alle imprese. L’ha fatto SAIE, la manifestazione del settore in programma dal 19 al 21 ottobre a Bari, presso la Nuova Fiera del Levante.
Facciamo una premessa. Fondamentale per l’economia del Paese, la filiera delle Costruzioni ha dato un contributo decisivo alla crescita del Pil del 2022 (+3,7%), determinandone circa un terzo. Per il 2023, le stime parlano addirittura di una crescita del +12,4% dei livelli produttivi del settore (fonte: Ance), che nel primo trimestre è arrivato a contare oltre 754mila imprese attive (fonte: Movimprese per Unioncamere). In generale, le imprese di produzione, distribuzione e servizi per il settore edile e dell’impiantistica si dicono soddisfatte, molto più ottimiste, in gran parte pronte a nuove assunzioni e convinte di chiudere l’anno con un fatturato in crescita.
Partiamo proprio dalla soddisfazione. Ben 8 aziende su 10 giudicano positivamente l’andamento complessivo dell’azienda. Un ottimismostrettamente collegato all’aumento del fatturato nell’ultimo quadrimestre rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, registrato dal 71% del campione, ben più ampio del 61% dello scorso ottobre. E le aspettative future? Il 66% delle imprese prevede un incremento dei ricavi entro fine anno e, se si guarda ai prossimi tre anni, il 72% della filiera crede in una crescita generalizzata del settore. Si tratta di numeri in controtendenza rispetto all’ultimo Osservatorio dello scorso anno, quando a credere in questa prospettiva era il 43% delle aziende, soprattutto a causa dei rincari energetici e da altri problemi del contesto macroeconomico. Molto bene la soddisfazione per il portafoglio ordini, considerato adeguato ai livelli di sostenibilità finanziaria da 9 aziende su 10 (90%).
Negli ultimi mesi, il 95% delle realtà ha raggiunto un livello di ordini tale da comportare la rinuncia a lavori per l’eccesso di richieste. Per sopperire a questo problema le imprese stanno investendo sempre di più in formazione, con 9 aziende su 10 comunque soddisfatte del livello di competenze interne. Sul fronte occupazione, circa la metà delle imprese (52%) prevede nuove assunzioni nel prossimo quadrimestre e 1 su 4 (25%) dichiara di aver aumentato gli stipendi nell’ultimo quadrimestre.
Tra tutte le aree in cui sono previsti investimenti, spicca la sostenibilità. Complici anche l’inflazione e il conflitto in Ucraina, la filiera sta ricorrendo sempre più all’uso di dispositivi a basso consumo energetico, all’installazione di impianti di produzione di energia proveniente da fonti rinnovabili e al ricorso all’isolamento termico. Guardando l’altra faccia della medaglia, sono proprio il caro energia e l’aumento dei prezzi delle materie prime, ad aver colpito maggiormente il settore, anche se in misura di gran lunga inferiore rispetto alle ultime rilevazioni. Nel prossimo futuro, investimenti, incentivi e bonus relativi all’efficientamento energetico e alla messa in sicurezza del patrimonio edilizio privato vengono identificati come i principali motori per la crescita.
Il commento del Direttore Generale di SAIE
“La filiera sta attraversando un momento di grande trasformazione, ricco di opportunità da cogliere per il bene del settore e del Paese - ha dichiarato Emilio Bianchi, Direttore Generale di SAIE -. Da una parte i numeri raccontano la crescita di tante realtà, dall’altro è evidente il bisogno di governare questa fase puntando su innovazione, digitalizzazione, sostenibilità, formazione. È proprio su questi temi che abbiamo deciso di incentrare la prossima edizione di SAIE Bari a ottobre. Negli ultimi anni il nostro salone ha cambiato pelle, unendo alla tradizionale esposizione dei migliori prodotti, iniziative speciali, aree dimostrative e momenti di incontro, non solo tra gli operatori del settore, ma anche con le istituzioni. Il 75% delle aziende ritiene essenziale allargare la propria rete di contatti e SAIE è il luogo ideale per coltivare connessioni con imprese, professionisti e gli altri stakeholder. È anche in quest’ottica che, nel 2019, abbiamo scelto Bari come punto di ritrovo della filiera, con una focalizzazione sul mercato del Centro Sud Italia e dei paesi del bacino del Mediterraneo. Una scommessa pienamente vinta, che ha trasformato l’edizione di Bari, in alternanza annuale con quella di Bologna, in una certezza per l’intero settore”.