Cresce l'Italia dei liberi professionisti

Professione di Marco Zibetti
Indagine curata dall'Osservatorio sulle libere professioni, coordinato dal professor Paolo Feltrin, e presentata a Roma in apertura del Congresso nazionale di Confprofessioni

Il Rapporto 2018 sulle libere professioni scatta una fotografia aggiornata del settore in Italia. L’indagine è stata curata dall'Osservatorio sulle libere professioni, coordinato dal professor Paolo Feltrin, e presentata a Roma in apertura del Congresso nazionale di Confprofessioni.

Crescono al ritmo del 21%, coprono il 26% del mercato del lavoro indipendente e occupano circa 900 mila dipendenti, anche se negli ultimi due anni il loro fatturato complessivo ha subito un leggero calo che si riflette in una lieve contrazione del loro contributo sul Pil nazionale. Anche nel 2017 l'Italia si conferma il Paese europeo con il maggior numero di liberi professionisti. Con oltre 1,4 milioni di unità nel nostro Paese si concentra, infatti, il 19% dei professionisti censiti nei 28 Paesi dell’Unione. Il primato italiano in Europa è confermato anche dal rapporto tra numero di liberi professionisti e popolazione.  Se infatti a livello europeo si contano mediamente 11 liberi professionisti ogni 1.000 abitanti, in Italia ci sono 17 liberi professionisti per mille abitanti.

Negli ultimi dieci anni i liberi professionisti sono l’unica componente del mercato del lavoro che ha retto gli urti della crisi economica, in netta controtendenza rispetto agli altri segmenti occupazionali del mercato del lavoro indipendente - commenta il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella -. Una tendenza che si rispecchia anche in altri indicatori economici, che mostrano incoraggianti segnali di ripresa. Il Rapporto 2018 sulle libere professioni segna infatti un aumento del numero degli iscritti agli ordini e alle casse professionali; i professionisti si attestano intorno a 1.400.000 unità e tra questi cresce la componente dei datori di lavoro”.

Va detto che non tutte le libere professioni crescono allo stesso modo e che le differenze di reddito sono spesso elevate.

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