L’emergenza Coronavirus non deve far dimenticare altre emergenze da affrontare e risolvere. Una di queste è la sicurezza delle nostre infrastrutture, tornata drammaticamente d’attualità con il crollo del ponte in provincia di Massa Carrara.
“Ancora un altro crollo e un’altra tragedia, questa volta per fortuna solo sfiorata: cosa aspettiamo per far partire un grande piano di messa in sicurezza del Paese? - commenta a caldo il Presidente dell’Ance, Gabriele Buia -. Sono anni che denunciamo, anche con il contributo dei cittadini che ci hanno affiancato nelle nostre campagne di denuncia (come sbloccacantieri), lo stato di incuria e abbandono in cui versa larga parte del nostro sistema infrastrutturale e dei nostri territori”.
Cosa propongono i costruttori?
“Mai come ora è essenziale garantire ai cittadini sistemi di collegamento e servizi sicuri ed efficienti”, continua Buia, che spiega: “Dobbiamo aprire al più presto cantieri di manutenzione su tutto il territorio, si tratta di opere indispensabili e non più rinviabili”. Per farlo occorrono risorse immediatamente spendibili e un taglio netto delle procedure e dei tempi.
“Non possiamo più attendere i tempi della burocrazia o il Paese non si rialzerà più. Se non mettiamo mano subito alla macchina pubblica rendendola più efficiente e se non rimuoviamo i mille ostacoli che impediscono rapidi interventi di manutenzione continueremo inerti ad assistere ad altri crolli e rovine”.
“La politica ha la responsabilità di cambiare finalmente le cose: non abdichi ai burocrati i propri poteri e agisca subito, già nei prossimi decreti, per il bene di tutti”.