Il cosiddetto Decreto PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Si tratta di un provvedimento di particolare rilevanza per il nostro settore. Leggiamo il commento dell’Anci, l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani.
“Siamo soddisfatti dell’esito di questa lunga vicenda - ha dichiarato il presidente, Antonio Decaro -, che per alcuni mesi aveva suscitato incertezze intorno ai progetti del PNRR affidati ai Comuni dopo che 10 miliardi del Piano europeo erano stati spostati su altri settori. Oggi infatti possiamo dire che tutti i finanziamenti sono stati recuperati facendo ricorso ad altri Fondi statali, come l’Anci aveva chiesto, e che quindi nessun cantiere in nessuno degli ottomila Comuni italiani interessati dovrà fermarsi”.
Decreto PNRR: recepite le richieste dei Comuni
“Ma il risultato va oltre l’integrale copertura di quanto era stato stanziato - ha aggiunto Decaro - infatti il Governo ha recepito altre richieste avanzate dai Comuni italiani. Le procedure semplificate che avevamo conquistato per i progetti PNRR rimarranno le stesse anche per i progetti ora tornati sotto il finanziamento ordinario. I ministeri competenti rimarranno gli stessi, evitando così di dover rifare e duplicare iter burocratici già completati, così come il sistema di rendicontazione. Abbiamo anche ottenuto una norma che chiedevamo da tempo, cioè la possibilità che i sindaci vengano nominati commissari speciali per la realizzazione di opere eventualmente in ritardo, come già è previsto nel campo dell’edilizia scolastica”.
“Ora - ha concluso il presidente dell’Anci - dovremo impegnarci affinché il ricorso ai Fondi nazionali non abbia come paradossale conseguenza la riduzione di altri finanziamenti destinati ai Comuni per investimenti legati a piccole opere, alla tutela del territorio e alla ricostruzione. Sarebbe autolesionista, per l’Italia, frenare la corsa agli investimenti ora che i Comuni hanno confermato di essere gli enti pubblici più efficaci ed efficienti nella realizzazione di opere pubbliche utili ai cittadini e ai territori”.
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