Decreto Sviluppo: pronto il pacchetto infrastrutture, presentato entro due settimane

di Marco Zibetti
Nella bozza al momento disponibile del decreto debutta il “contratto di disponibilità”, una delle misure per il partenariato pubblico-privato nelle infrastrutture strategiche


Sostanzialmente ultimato il pacchetto infrastrutture del decreto sviluppo che sara' presentato entro due settimane in Consiglio dei Ministri, quasi in contemporanea con la legge di stabilita'. L'articolato relativo ai contratti e alle forme di partenariato pubblico-privato e' definito. Mancano da scrivere in forma di norma di legge, invece, gli incentivi fiscali per attrarre il capitale privato (sgravi ires e irap) e le misure per l'energia (dalla proroga dell'incentivo del 55%, agli investimenti della Sogin per il decomissioning dei siti nucleari). Per entrambi i temi il ministero dell'Economia e quello dello Sviluppo Economico hanno presentato diverse proposte che devono essere ancora approfondite. Ancora da scrivere anche il pacchetto Mezzogiorno, allo studio del ministero per gli Affari Regionali.

Nella bozza al momento disponibile del decreto debutta il “contratto di disponibilità”, una delle misure per il partenariato pubblico-privato nelle infrastrutture strategiche. Con questo contratto e' affidata al contraente generale la costruzione a proprio rischo e spesa, e la messa a disposizione al committente pubblico, di un'opera di proprieta' privata destinata all'esercizio di un pubbico servizio. Il contraente e' retributo con un canone di disponibilita', da pagare soltanto in corrispondenza alla effettiva disponibilita' dell'opera. Il canone e' proporzionalmente ridotto o annullato nei periodi di ridotta o nulla disponibilita' dell'opera per manutenzione,

vizi o altri motivi.

Definto anche l'articolo sulla cessione di immobili nelle concessioni secondo cui, in materia di affidamento delle concessioni di costruzione e gestione di opere, il committente pubblico puo' utilizzare, a titolo di prezzo, la cessione di beni immobili di sua proprieta' la cui utilizzazione sia necessaria all'equilibrio economico finanziario della concessione.

Un'altra norma e' volta a favorire gli investimenti da parte delle compagnie di assicurazioni. Si prevede che le imprese possano utilizzare a copertura delle risorse tecniche gli attivi costituiti da investimenti nel settore delle infrastrutture stradali, ferroviarie, portuali, aeroportuali, ospedaliere, delle telecomunicazioni e della produzione e trasporto di energia. Gli investimenti possono essere anche quelli in azioni di societa' operanti nella realizzazione delle infrastrutture o in obbligazioni emesse da queste ultime.

Un capitolo importante riguarda la velocizzazione delle procedure per le opere strategiche. Il Cipe puo' procedere all'approvazione 'unica' del solo progetto preliminare, intendendosi cosi' approvato anche il progetto definitivo se esso ne rispetti le caratteristiche e non superi il limite di spesa fissato dal Cipe. Se il progetto definitivo non rispetta i requisiti previsti e' rimesso al Cipe per ulteriori valutazioni.

Altre norme, gia' tradotte in articolato, sono relative alla riduzione dei termini di utilizzo delle risorse deliberate dal Cipe per le opere strategiche e, per le nuove assegnazioni, a consentire al Cipe massima tempestivita' di decisione esplicitando la documentazione che deve accompagnare il piano economico finanziario di un'opera strategica.

Nella bozza di articolato risulta invece ancora in bianco la parte riferita agli incentivi fiscali per favorire gli investimenti privati in opere infrastrutturali. Nella documentazione con le proposte del Mef viene spiegato che la misura allo studio riguarda la deducibilita' dal reddito di impresa, ai fini ires e irap, dell'importo equivalente agli aumenti di capitale destinati agli investimenti. Un'altra disposizione dovrebbe introdurre una nuova modalita' di finanziamento delle infrastrutture basata sulla destinazione di una quota dell'incremento del gettito iva (generato dall'attivazione di una nuova infrastruttura) a diretto beneficio della realizzazione della infrastruttura stessa.


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