Derbigum presenta il nuovo sistema per tetto verde Derbisedum

Energie rinnovabili di Marco Zibetti
Derbigum propone Derbisedum, un nuovo sistema per la realizzazione e la finitura di tetti verdi estensivi per superfici piane e inclinate fino a una pendenza del 15% al fine di risparmiare calore, rispettare l'ambiente e aumentare il Verde.

Composto da formelle fornite in cantiere già complete di tutti gli elementi, viene applicato a secco, la posa è versatile e si adatta alla geometria e alle dimensioni del tetto permettendo l’installazione sfalsata solo sul lato lungo oppure in parallelo. Le formelle Derbisedum sono di due tipi: pretaleate e prevegetate. Nel primo caso il sistema contiene il sedum allo stadio di talea in fase di radicazione e durante la posa deve essere irrigato fino alla saturazione, a cui seguono cicli irrigui che dipendono dal clima e dalla stagione.

Trascorso il primo anno dall’impianto, la manutenzione del tetto verde è la stessa del sistema prevegetato che è invece “subito pronto”. Entrambe le versioni vengono fornite complete dei vari strati: un contenitore di accumulo drenante, un elemento filtrante, un substrato di coltura, la ghiaia e infine la vegetazione. Il sistema consente pertanto una posa facile e veloce, e un risultato immediato.

Il contenitore drenante è un pannello stampato delle dimensioni di 60 x 40 x 14 cm in EPS additivato con grafite della densità di 30 kg e imputrescibile. Contiene l’elemento filtrante che è un geotessile realizzato con polipropilene senza collanti, resistente al gelo e ai microrganisimi e funge da separatore e filtro; il substrato di coltura, ovvero una miscela di materiale vulcanico compost organico ed elementi nutritivi di circa 6 cm di spessore su cui poggia uno strato di ghiaia; e infine la vegetazione sormonta il sistema. Anche a piena saturazione Derbisedum risulta essere molto leggero: massimo 93 kg al m2.

Derbisedum, e in generale i tetti verdi, fanno parte dei cosiddetti Cool Roof, ovvero superfici in grado di abbassare le temperature interne degli edifici e rappresentare degli elementi di coibentazione nel periodo invernale.
L’adozione su larga scala dei cool roof può contribuire a risolvere il problema dell’isola di calore urbana, cioè dell’aumento di temperatura delle aree altamente urbanizzate rispetto alle campagne circostanti.

Questo comporta vantaggi indiretti connessi alla riduzione del surriscaldamento urbano (4/5°C in più rispetto alle campagne circostanti) e al conseguente fenomeno dello smog fotochimico (ozono, ecc.) e degli eventi meteorologici violenti, con i costi sociali e sanitari correlati, nonché vantaggi derivanti da minori consumi energetici globali e più ridotte emissioni clima alteranti (gas serra).

Il tetto verde è un sistema in grado di salvaguardare l’ambiente in senso più lato: non solo è un ulteriore spazio a disposizione della natura e della biodiversità, ma consente anche di regolare il deflusso dell’acqua piovana verso la rete fognaria in caso di forti precipitazioni grazie alle vasche di accumulo.


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