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Derbipure, uno studio conferma: le prestazioni migliorano nel tempo

Impermeabilizzazioni di
La prima membrana impermeabile vegetale al mondo, prodotta da Derbigum, supera brillantemente i test effettuati per valutare gli effetti dell’invecchiamento


Derbipure Technology
, la prima membrana vegetale al mondo, ha superato a pieni voti i severi test di laboratorio effettuati per valutare le prestazioni del manto impermeabile nel lungo periodo e gli effetti dell’invecchiamento causato dalla continua esposizione ai raggi solari. I test provano infatti che Derbipure non mostra segni di invecchiamento e che la sua efficienza e le sue prestazioni si mantengono inalterate, anzi migliorano nel tempo.
 
Essendo Derbipure un prodotto nuovo, Derbigum ha deciso di sottoporlo a una serie di test di laboratorio che ne simulano l’invecchiamento precoce per poterne confrontare le prestazioni con quelle del manto Derbigum SP FR, il cui comportamento è ben noto perché posato da oltre 40 anni.

La valutazione è stata effettuata dai laboratori di analisi olandesi SGS Intron, che hanno esaminato i campioni della membrana per un periodo di riferimento di diversi mesi - da settembre 2011 a marzo 2012 - sottoponendoli alla prova EN13416, che valuta le prestazioni di membrane impermeabilizzanti prima e dopo l’invecchiamento simulato. Derbipure è stata esposta alla continua azione di raggi solari UV-A, ricreando la situazione che si verifica quotidianamente su tetto.

Il test considera due parametri principali: la flessibilità a freddo della membrana, che valuta fino a che temperatura negativa la membrana rimane flessibile e la resistenza al peeling delle giunzioni, cioè quanta forza possono sopportare le giunzioni fra telo e telo prima di cedere. Le valutazioni sono state eseguite prima e dopo l’invecchiamento simulato, per stimare l’evoluzione delle prestazioni della membrana nel tempo.

Confrontando i risultati dei test effettuati su Derbipure con le prestazioni della membrana bituminosa Derbigum SP FR, si evince che le prestazioni di Derbipure sono addirittura superiori rispetto alla tradizionale membrana bituminosa. Inoltre, i test di simulazione di invecchiamento effettuati in laboratorio mostrano come i dati prestazionali di Derbipure migliorino nel tempo, sia per la  flessibilità a freddo, sia  per la resistenza al peeling delle giunzioni.

Per quanto riguarda gli aspetti tecnici, Derbipure è caratterizzata da una superficie bianca “cool roof”, che permette di abbassare la temperatura dell’edificio rispetto a un normale tetto nero, limitando i costi per il condizionamento. In questo modo riduce inoltre l’effetto “isola di calore” delle aree urbane.

La superficie bianca ottimizza anche la resa dei pannelli fotovoltaici perché ne mantiene i parametri ai livelli ideali. Derbipure è il risultato dell’impegno di Derbigum nella ricerca di materiali e soluzioni alternative al bitume, Derbipure infatti è composta da oli e resine vegetali che permettono di non compromettere la biodiversità e che la rendono ideale per gli interventi di bioedilizia.

DERBIPURE ha inoltre ottenuto le certificazioni Cradle to Cradle rilasciata dall’EPEA (Environmental Protection and Encouragement Agency) e ICEA (Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale) per i prodotti e i materiali per la bioedilizia. ICEA è l’organismo che ha ricevuto da ANAB (Associazione Nazionale Architettura Bioecologica) le attività di certificazione dei materiali, dei sistemi e degli organismi edilizi secondo i criteri dell’architettura sostenibile.

Anche la fase di produzione è studiata per avere il minimo impatto ambientale,  sia a livello di consumi energetici, sia di utilizzo di materie prime, sia di emissioni di CO2.