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Di Maio conferma: Governo pronto ad abolire lo split payment

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Il ministro dello Sviluppo economico, nell’ambito di in un incontro con il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, rilancia le semplificazioni e apre il dialogo con le professioni

Siamo pronti ad abolire lo split payment, partendo dai liberi professionisti. Stiamo lavorando per inserire il provvedimento nel primo decreto legge sulle semplificazioni”. È quanto ha dichiarato oggi il ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, al presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, durante un incontro con una delegazione di Confprofessioni, che si è svolto presso la sede del Mise. “I professionisti sono i più penalizzati dallo split payment, - ha aggiunto il ministro - un meccanismo che colpisce negativamente l’economia del settore. Un primo passo verso la semplificazione, su cui vogliamo andare avanti”.

“Abbiamo raccolto la disponibilità del ministro Di Maio su numerosi temi che abbiamo sollevato: dalla lotta alla precarietà all’occupazione giovanile, dal dumping sociale al professionista 4.0 - afferma il presidente Gaetano Stella -. Finalmente abbiamo trovato ascolto su un tema, quello dello split payment, sul quale ci siamo da subito battuti per eliminare un’ingiustizia che ci colpisce direttamente. Il Mise è il luogo più idoneo per affrontare i problemi dei professionisti che innovano, investono e creano occupazione - ha aggiunto Stella -. Il ministro Di Maio ha riconosciuto la centralità delle professioni nell’economia del Paese. I liberi professionisti vogliono svolgere un ruolo di primo piano per riportare al centro del dibattito i temi del lavoro, della conoscenza e dello sviluppo”.

La delegazione guidata dal presidente Stella era composta da Leonardo Pascazio, delegato al lavoro di Confprofessioni; dal presidente di Confprofessioni Lombardia, notaio Giuseppe Calafiori; da Franco Valente, direttore di Confprofessioni; da Francesco Monticelli, responsabile Centro studi; e da Carlo Ghirlanda, presidente Andi, che ha sottolineato la necessità di un rapido intervento per la riforma della pubblicità in Sanità.