Negli ultimi anni stiamo sempre più imparando quanto sia preziosa l’acqua, soprattutto se potabile. Dunque, la dispersione idrica delle reti di distribuzione va combattuta ad ogni costo. Dal PNRR arrivano nuove risorse che vanno in questa direzione. Scopriamo di più.
È stato pubblicato il decreto direttoriale per l’assegnazione di un miliardo di euroaggiuntivi da destinare alla riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell’acqua. I fondi, ottenuti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) nell’ambito della rimodulazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) riguardano l’investimento M2C2 - 4.2, avente come oggetto la riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell’acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti. L’obiettivo è quello di ridurre in modo significativo la dispersione di acqua potabile, modernizzando le reti di distribuzione e introducendo sistemi di controllo avanzati che consentano di monitorare i nodi principali e i punti più vulnerabili della rete.
Già lo scorso 8 dicembre il Consiglio dell’Unione europea ECOFIN ha approvato la nuova Decisione di esecuzione, che, in sostanza, aveva autorizzato un aumento della dotazione finanziaria di miliardo di euro, per cui tuttavia si attendeva ancora un decreto della Ragioneria Generale dello Stato presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, attualmente in fase di registrazione.
Dispersione idrica: chi beneficerà delle risorse?
Il decreto pubblicato dal MIT assicura il finanziamento ai soggetti che erano risultati ammessi ma non finanziati nell’ambito dell’Avviso Pubblico pubblicato in GURI n.29 del 9 marzo 2022, per un totale di 959 milioni di euro di risorse aggiuntive. Ad oggi, sono dunque stati assegnati complessivamente 1.900 milioni di euro a 103 interventi. Le risorse aggiuntive consentiranno di ampliare l’ambizione dell’investimento, che oggi si propone di costruire almeno 45.000 km di rete idrica a livello distrettuale entro il 31 marzo 2026.
La graduatoria e ulteriori informazioni sull'investimento in questione sono disponibili sulla pagina istituzionale dedicata all’argomento.