Il dissesto idrogeologico è un problema con cui l’Italia deve fare i conti. E non parliamo di contare i danni e le vittime, come si fa troppo spesso, ma di prevenire nuove tragedie. Vediamo cosa si sta facendo in tal senso.
Per il Piano degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico 2024, “il Ministero dell’Ambiente e delle Sicurezza Energetica ha reso disponibili risorse che ammontano a circa 1 miliardo e 84 milioni di euro, somma ripartita tra Regioni e Province Autonome”. È quanto spiegato nel corso del “Question time” alla Camera dei Deputati, dal Ministro Gilberto Pichetto.
Dissesto idrogeologico: l’intervento del Ministro Pichetto alla Camera
“La necessità - ha proseguito - di garantire una corretta programmazione degli interventi ha portato il Ministero a richiedere per la prossima Legge di Bilancio una dotazione di 2,5 miliardi di euro per l’attuazione dei programmi triennali delle Autorità di Bacino, in aggiunta alle risorse della nuova programmazione degli FSC e alle dotazioni già iscritte in bilancio”.
“Non c’è - ha aggiunto, rispondendo all’interrogazione della parlamentare Ilaria Fontana - nessun piano alternativo fermo al MASE, né può definirsi tale una serie di proposte normative che impatterebbero sulle competenze del Ministero e anche nella fase programmatoria, ma soprattutto complicherebbero l’attuazione dei piani da parte delle Autorità di Bacino”.
Ricordando che i ministeri competenti “stanno lavorando per semplificare ogni procedura”, Pichetto ha affermato che “il MASE concorda con l’esigenza di un approccio nuovo, che consenta interventi più solleciti per l’emergenza dissesto”. Rinnovando la sua vicinanza alle popolazioni colpite, Pichetto ha ricordato che “il tema dovrebbe restare fuori dalle polemiche politiche e vedere una piena unità di intenti e coesione a tutti i livelli istituzionali”.