Dissesto idrogeologico: accordo tra Ministero, Regione Sicilia e Protezione Civile

Lavori pubblici di Marco Zibetti
L’incontro di ieri presso il Ministero dell’Ambiente ha definito una strategia coordinata tra Stato e Regioni per fronteggiare l’emergenza idrogeologica nazionale


Entro la fine della prossima settimana saranno definiti gli interventi per fronteggiare l’emergenza idrogeologica in Sicilia. Questo è quanto emerso dalla riunione tecnica che si è tenuta ieri presso il Ministero dell’Ambiente, nella quale si è registrata la massima condivisione d’intenti, che sarà formalizzata in un accordo di programma tra Ministero, Regione siciliana e Protezione Civile.

I tecnici sono già al lavoro per vagliare le priorità d’intervento sulla base delle effettive criticità, con l’obiettivo di garantire la sicurezza delle persone e dei centri abitati. La concertazione tra il Ministero dell’Ambiente, la Regione e la Protezione Civile eviterà una deleteria frammentazione decisionale, assicurando efficienza operativa e mettendo a disposizione in tempi rapidi le risorse finanziarie necessarie a far fronte al dissesto idrogeologico della Sicilia.

Finalmente - ha commentato il Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo - si avvia una strategia coordinata e concertata tra Stato e Regioni per fronteggiare l’emergenza idrogeologica nazionale attraverso accordi di programma come quello in via di definizione con la Sicilia e con la Calabria. Si esce così dalla fase degli interventi scoordinati e a pioggia che hanno caratterizzato l’ultimo decennio e si potrà intervenire sui comparti più a rischio con misure organiche e con fondi adeguati.

Purtroppo l’emergenza frane non dà tregua e impone a tutte le istituzioni decisioni responsabili e un’attenta valutazione delle situazioni di maggiore crisi. Quello intrapreso è un percorso che richiederà certamente tempi medio-lunghi e ulteriori fondi, ma è importante partire da subito per mettere in sicurezza le aree che destano più preoccupazione per l’incolumità delle popolazioni e per l’assetto del territorio”.


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