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Dissesto idrogeologico: è suonata la sveglia?

Sicurezza e Sistemi di Protezione di
Forse le inondazioni di questi giorni non sono state vane: sembrano aver dato una scossa. Vediamo come si sta muovendo il Ministero dell’Ambiente

Il dissesto idrogeologico è un problema che affligge il nostro Paese da sempre, proprio per la sua morfologia. Eppure non si è mai fatto abbastanza per ridurre il rischio. Forse, però, le inondazioni di questi giorni non sono state vane: sembrano aver dato una scossa. Ecco di cosa si tratta.

Il Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, ha trasmesso alla Presidenza del Consiglio il decreto per rendere immediatamente effettivo lo stanziamento di ulteriori 361 milioni di euro per 236 interventi sul territorio nazionale, volti a contrastare il fenomeno del dissesto idrogeologico e rientranti nel ‘Piano operativo sul dissesto idrogeologico per l’anno 2019’.

“Si tratta di risorse ulteriori e immediatamente disponibili per la messa in sicurezza idrogeologica e per progetti immediatamente cantierabili - spiega il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa -. Non lavoriamo sulla logica dell’emergenza, ma con una programmazione costante e interventi specifici per attenuare i rischi e le criticità sull’intero territorio nazionale”.

Tutti i dettagli sullo stanziamento

L’impegno finanziario complessivo del Piano, che ammonta ad euro 361.896.975, trova la necessaria copertura nelle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020, deliberate dal CIPE a favore del Piano Operativo “Ambiente”. I fondi verranno erogati in via diretta, senza la stipula di successivi accordi di programma, come previsto dalla delibera CIPE n.64 (adottata il 1/08/2019).

Gli interventi vanno dalla sistemazione di versanti franosi, al consolidamento e alla difesa idraulica, al ripascimento e difesa delle aree costiere, alla messa in sicurezza di abitati.

Questi fondi, destinati a ulteriori progetti cantierabili, vanno ad aggiungersi ai finanziamenti già erogati alle regioni attraverso il Piano stralcio sul dissesto idrogeologico.

“Bisogna mettere in sicurezza il Paese e i fondi ci sono, sono opere di estrema urgenza e indifferibilità. Il disegno di legge Cantiere Ambiente, incardinato al Senato, deve avere un iter celere - ha aggiunto Costa - La messa in sicurezza preventiva costituisce il migliore strumento per la salvaguardia delle vite umane e del territorio”.