Diverbio tra Romani e Prestigiacomo, slitta la firma del Decreto Rinnovabili

Energie rinnovabili di Marco Zibetti
Il Ministro dell’Ambiente è contrario all'incentivo corrisposto solo in seguito all'entrata degli impianti, cioè dal momento in cui questi iniziano a produrre energia immettendola nella rete


Il quarto Conto Energia non è ancora stato firmato. Una discussione è sorta tra il Ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, e il Ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, sulle modalità di erogazione degli incentivi.

Il Ministro dell’Ambiente è contrario all'incentivo corrisposto solo in seguito all'entrata in opera dei pannelli fotovoltaici e degli impianti, cioè dal momento in cui questi iniziano a produrre energia immettendola nella rete. I ritardi nell’allaccio potrebbero penalizzare gli investitori

La Prestigiacomo propone quindi che gli incentivi vengano erogati entro due mesi dal completamento dei lavori, stabilito da un’autocertificazione. La proposta ha incontrato la dura opposizione del Ministro Romani, preoccupato dalle possibili speculazioni, con il rischio di finanziare impianti che non producono energia.

L’ulteriore ritardo nella firma del Decreto ha suscitato forti reazioni, tra le quali quella di Legambiente, che s’è espressa tramite il suo presidente Vittorio Cogliati Dezza: “Ancora non si ha nessuna certezza sul futuro del solare in Italia. E’ proprio giunto il momento che Romani firmi il decreto sul quarto Conto Energia e fissi le modalità di erogazione dei contributi al fotovoltaico, accogliendo le proposte formulate dalla conferenza Stato Regioni e dal ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo”.


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