Il DL Semplificazione sta facendo molto discutere. Il nome sembra parlare chiaro: l’obiettivo è contrastare la burocrazia, uno dei grandi mali del nostro Paese. Ma il Decreto va davvero in questa direzione? Ascoltiamo la voce di Ance, l’Associazione Nazionale dei Costruttori Edili, e Legambiente,che hanno diffuso un comunicato stampa congiunto.
“Invece di semplificare e avviare un grande piano di sostituzione edilizia e di rigenerazione di zone degradate dei nostri centri urbani, si stanno riproponendo visioni retrograde e conservatrici che non tengono conto dei reali mutamenti e dei bisogni sociali ai quali occorre dare una risposta adeguata, nel rispetto del patrimonio storico-artistico e dell’ambiente”, sottolineano i presidenti delle due realtà, Zanchini (Legambiente) e Buia (Ance).
“Basta ai giochi politici”
“Non possiamo accettare che la confusione e i veti politici mettano a rischio il futuro dei nostri centri urbani, uno dei motori principali della nostra forza economica e sociale”.
Secondo Ance e Legambiente “in questo momento così difficile non ci si può affidare a una girandola di emendamenti spesso contraddittori. Occorre una visione, un progetto sul quale tutte le forze politiche devono lavorare con spirito di unità nell’interesse del Paese, che deve tornare a crescere e svilupparsi in un’ottica di sostenibilità e di innovazione. Spirito che ci dovrà guidare e che sarà essenziale per spendere al meglio le risorse del Recovery fund”.
Per questo Buia e Zanchini fanno appello alle forze di maggioranza e al Governo: “rimettere subito al centro dell’agenda politica le vere priorità, sulle quali tutti dobbiamo e possiamo dare un contributo importante per il raggiungimento di obiettivi comuni”.