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Donne Ingegnere: molte eccellenze <br> ma la parità è lontana

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Le donne italiane sono in grado di raggiungere punte di eccellenza assoluta nell’ingegneria e più in generale nel mondo delle professioni tecniche. Tuttavia, molta strada resta ancora da fare per raggiungere l’effettiva parità con i colleghi maschi e affinché per loro si aprano del tutto le porte della leadership. Questa è una delle tendenze emerse oggi nel corso del convegno “Ingenio al femminile. Storie di donne che lasciano il segno” organizzato dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri. Nel corso della mattinata è stata anche presentata una ricerca del Centro Studi CNI “Leadership al femminile” con la quale si è voluto fare il punto sulla presenza delle donne nelle posizioni apicali.

La giornata è stata aperta da Armando Zambrano, Presidente del CNI. “Come Consiglio Nazionale - ha detto - abbiamo dato un forte contributo per la crescita delle donne ingegnere italiane. Altro faremo in futuro. Le prossime iniziative che prenderemo per raccontare l’eccellenza dell’ingegneria italiana nel mondo, ad esempio, daranno molto spazio alle donne che si sono distinte in questa nostra professione”.

“Siamo fortemente impegnati su questo fronte - ha aggiunto Fabio Bonfà, Vice Presidente del CNI - perché abbiamo modo di constatare come dalle donne ingegnere venga un contributo notevole, sia in termini di razionalità che di voglia di fare. Le donne contribuiscono non solo al mondo dell’ingegneria italiana ma all’intero Paese”.

Sempre a nome del CNI è intervenuta anche Ania Lopez, Consigliere e curatrice di “Ingenio al femminile”. Nel commentare i risultati della ricerca del Centro Studi, ha sottolineato le enormi differenze che ancora persistono tra uomini e donne, dichiarandosi a favore delle quote rosa. “Finché nel nostro e in altri paesi ci sarà questa cultura che tende a penalizzare il ruolo della donna nel mondo del lavoro, in particolare per quanto riguarda le posizioni di vertice, le quote rosa svolgono un’importante funzione. Potremo abbandonarle solo quando la parità farà parte della nostra cultura”.

Carla Cappiello, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Roma, ha giudicato “’Ingenio al femminile’ un’ottima occasione per riflettere sullo stato delle donne nel mondo del lavoro, con particolare riferimento all’ingegneria. La nostra presenza è ancora scarsa, anche in ambito tecnico-scientifico”.

Ai lavori hanno partecipato anche Maria Cristina Bombelli, docente di Comportamento Organizzativo presso l’Università Bicocca di Milano, e Marina Brogi, Vice Preside della Facoltà di Economia Co-Presidente WCD Italy.

Cordialina Coppola, Dirigente dell’Ufficio per gli interventi per le pari opportunità, ha illustrato il progetto Pro-Rete, atto ad analizzare la presenza e la posizione delle donne all’interno della Pubblica Amministrazione.

Nella seconda parte della mattinata sono state presentate tre storie di successo: Chiara Montanari (Capo della spedizione scientifica nella base di ricerca italo-francese in Antartide), Cecilia Laschi (Professore di Biorobotica all’Università Sant’Anna di Pisa) e Mariarita Costanza (Cofondatore e CTO Macnil Gruppo Zucchetti).

Nel pomeriggio si sono svolti due Focus su “Sicurezza e comfort abitativo” e “Innovare la progettazione e produzione edilizia nell’era digitale”.

Nel corso della giornata è stato firmato anche un importante protocollo d’intesa tra CNI e AICARR (Associazione Italiana Condizionamento dell’Aria Riscaldamento e Refrigerazione) per l’intrapresa di iniziative comuni in tema, tra l’altro, di efficienza energetica. A siglare l’accordo i rispettivi Presidenti Armando Zambrano e Livio De Santoli.