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Dopo Fukushima: l’UE avvia le prove di stress

Energie rinnovabili di
A partire dal 1° giugno 2011 tutte le 143 centrali nucleari ubicate sul territorio dell’Unione europea sono state sottoposte a una valutazione secondo criteri validi a livello unionale.


Si tratta di prove di ampia portata, poiché la Commissione ha chiesto che siano in grado di simulare sia i pericoli naturali, sia quelli derivanti dalle attività umane, quali gli effetti di un incidente aereo e di un attacco terroristico. Il Gruppo ad alto livello sulla sicurezza nucleare e la gestione dei rifiuti (ENSREG) ha convenuto oggi i criteri applicabili e le modalità di svolgimento dei controlli.

Günther Oettinger, commissario europeo per l’Energia, ha dichiarato: “Sono soddisfatto dell’accordo raggiunto dalla Commissione e dagli Stati membri sulle verifiche dei rischi e dei livelli di sicurezza delle centrali nucleari, che reputo complete e di vasta portata. Non lesineremo sugli sforzi per attuare le più rigorose norme di sicurezza alle centrali nucleari in Europa e nei paesi limitrofi. Inizia ora la parte più difficile: far rispettare tali criteri con tutto il rigore necessario”.

La Commissione europea e il Gruppo ad alto livello sulla sicurezza nucleare e la gestione dei rifiuti (ENSREG), che rappresenta le 27 autorità nazionali indipendenti responsabili della sicurezza nucleare, hanno oggi convenuto la portata e le modalità di un’ampia valutazione di rischio e sicurezza presso le centrali nucleari dell’UE. Le prove di stress consistono in riesami dei margini di sicurezza di tali impianti. Al fine di garantire norme di sicurezza più rigorose a livello mondiale, l’UE trae insegnamenti da quanto accaduto a Fukushima e incentra le prove su tutti i tipi di catastrofi naturali, tenendo conto anche degli effetti degli eventi umani, quali gli incidenti aerei e gli attacchi terroristici o simili.

Tutti gli aspetti inerenti alla sicurezza, quali le misure volte a prevenire gli attacchi terroristici, saranno trattati separatamente, in seguito a discussioni con gli Stati membri dalle quali emerge fra l’altro l’esigenza di riservatezza.

Le centrali nucleari stanno subendo un processo di riesame articolato in tre fasi:

- la valutazione preliminare eseguita dagli operatori delle centrali nucleari, volta a rispondere al questionario sulle prove di stress, di documenti, studi e piani a sostegno;
la relazione nazionaleredatta dal regolatore nazionale che mira a - verificare se le risposte degli operatori delle centrali nucleari sono credibili; e
- la valutazione paritaria eseguita da gruppi multinazionali che riesaminano le relazioni nazionali. Questi gruppi sono composi da sette persone, un rappresentante della Commissione e sei membri scelti fra i 27 regolatori nazionali. La composizione esatta di ciascun gruppo sarà decisa in un secondo tempo. I gruppi possono decidere dell’opportunità di effettuare controlli in loco.

La Commissione è inoltre in stretto contatto con i paesi extraeuropei, con i quali sta lavorando per una valutazione anche delle loro centrali nucleari. Si tratta nella fattispecie di Svizzera, Federazione russa, Ucraina e Armenia.

Contesto:

In seguito all’incidente nucleare avvenuto a Fukushima l’11 marzo scorso, la Commissione ha richiesto con urgenza un riesame di tutte le centrali nucleari dell’UE. La finalità è trarre le dovute conseguenze dall’evento ed escludere la possibilità che si verifichino incidenti analoghi nell’UE.

Il Consiglio europeo tenutosi i 24 e 25 marzo 2011 ha sottolineato l’esigenza di trarre tutte le conclusioni necessarie dai recenti eventi verificatisi in Giappone e di informare adeguatamente il pubblico. Ricordando che il mix energetico è competenza degli Stati membri, il Consiglio ha esortato a intraprendere in via prioritaria le azioni necessarie nei seguenti ambiti:

- “Occorre riesaminare la sicurezza di tutte le centrali nucleari dell’UE sulla scorta di una valutazione esauriente e trasparente dei rischi e della sicurezza (“prove di stress”), la Commissione e il Gruppo dei regolatori europei in materia di sicurezza nucleare (ENSREG) definiranno la portata e le modalità di tali prove in un quadro coordinato, coinvolgendo pienamente gli Stati membri e avvalendosi delle competenze disponibili, per esempio quelle dell’Associazione delle autorità di regolamentazione nucleare dell’Europa occidentale (in particolare della Western European Nuclear Regulators’ Association – WENRA); le valutazioni saranno effettuate da autorità nazionali indipendenti e tramite revisione paritaria (peer review); i relativi risultati e le eventuali misure successive che saranno adottate saranno trasparenti e condivisi con la Commissione e in ambito ENSREG e saranno resi pubblici; il Consiglio europeo valuterà le conclusioni entro la fine del 2011 sulla base di una relazione della Commissione”.



* Questo articolo è tratto da Comunicare Energia, N° 4 Lug-Ago 2011.
 
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