Ecco come gli italiani vedono l’architetto

Professione di Marco Zibetti
Lo studio, condotto sia su base quantitativa che qualitativa, vede emergere l’architetto nel sentire comune come fautore della competitività all’interno delle città

Com’è vista la figura dell’architetto dall’opinione pubblica italiana? Risponde la ricerca “L’immagine sociale dell’architetto e dell’urbanista”, realizzata da Makno per il Consiglio Nazionale Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori e presentata durante l’VIII Congresso Nazionale del Consiglio, conclusosi a Roma.

Lo studio, il primo realizzato nel suo genere in Italia, condotto sia su base quantitativa che qualitativa, vede emergere l’architetto nel sentire comune come fautore della competitività all’interno delle città. L’architetto/urbanista si fa promotore e garante della bellezza del paesaggio urbano, dalle strade alle insegne, dagli spazi pubblici agli edifici.

“La figura dell’architetto - sottolinea Mario Abis, sociologo, fondatore dell’Istituto di Ricerca Makno - è nodale, ora più che mai, nei processi che indirizzano il senso e il valore dello sviluppo del Paese: nella sua figura e nelle sue competenze si intrecciano, come in nessuna altra ‘missione’ professionale, tematiche e problematiche tecniche e tecnologiche, sociali, culturali, estetiche ed etiche in tutte le loro tante, diverse derivate. La polivalenza della figura dell’architetto e delle sue competenze e le sue responsabilità nei processi di trasformazione urbana e del territorio sono all’origine della ricerca svolta con l’obiettivo di definire l’immagine sociale e politica dell’architetto all’interno dell’attuale contesto socioeconomico e nei processi di rilancio dello sviluppo del Paese”.

“Diversi gli elementi che hanno suggerito la ricerca” prosegue Abis “e che hanno fatto da filo conduttore nel percorso di ricerca: sul piano generale, la convinzione che, in una situazione di debolezza e di estrema complessità della politica, i poteri professionali, di intermediazione e di rappresentanza economico-sociale possano esercitare ruoli sussidiari e propositivi rilevanti;  nello specifico, la questione delle città e del loro ruolo nella competizione mondiale, l’urgenza delle riqualificazioni, la necessità di riordinare le priorità delle infrastrutture e di riconnettere i territori pone l’architetto al centro di processi indispensabili per lo sviluppo del Paese.


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