“Un programma straordinario per l’edilizia scolastica della nostra Regione, che nei prossimi tre anni veramente potrà avere a disposizione edifici scolastici all’avanguardia sia dal punto di vista della sicurezza sismica, dell’efficientamento energetico e di tutti gli interventi necessari per il miglioramento della qualità dell’offerta scolastica regionale”. Così l’assessore regionale all’istruzione, Antonio Bartolini, ha presentato la delibera, approvata su sua proposta dalla giunta regionale, che ha definito le modalità ed i criteri di valutazione necessari per la programmazione degli interventi di edilizia scolastica del triennio 2018-2020. “Partiamo con una dotazione finanziaria di 22milioni e 500mila euro disponibile grazie ai programmi comunitari del POR FESR 2014-2020, che contiamo di incrementare fino a raggiungere 50milioni di euro grazie alla prossima ripartizione delle risorse derivanti dalla possibilità di accedere ai mutui trentennali con oneri di ammortamento a totale carico dello Stato, i cosiddetti mutui Bei”.
“La scelta di costruire un Asse multi obiettivo ’Prevenzione sismica e sostegno alla ripresa dei territori colpiti dal sisma’ - ha proseguito l’assessore -, nasce dalla consapevolezza di dover intervenire sui territori colpiti dotandoli di un insieme di azioni per poter ricreare tutte le condizioni ante terremoto, e da ciò la necessità di intervenire in primis sugli edifici pubblici, tra cui quelli scolastici, attraverso azioni di messa in sicurezza accompagnate da efficientamento energetico”.
“Tra gli obiettivi specifici del POR FESR c’è dunque quello di ridurre i consumi energetici e il rischio sismico negli edifici pubblici ad uso scolastico nelle aree a maggior rischio sismico (zone 1 e 2) ed a questi sono stati assegnati in questa prima fase 22.500.000 euro complessivi (2.500.000 per l’efficientamento energetico e 20.000.000 per a messa in sicurezza sismica)”.
“Con questi fondi e con quelli dei mutui Bei - ha sottolineato l’assessore Bartolini - potremo così favorire interventi straordinari su immobili di proprietà pubblica adibiti all’istruzione scolastica e all'alta formazione artistica, musicale e coreutica e immobili adibiti ad alloggi e residenze per studenti universitari, di proprietà degli enti locali, nonché la costruzione di nuovi edifici scolastici pubblici e la realizzazione di palestre scolastiche nelle scuole o di interventi volti al miglioramento delle palestre scolastiche esistenti. Questi finanziamenti - ha concluso l’assessore Bartolini -, insieme ai fondi che sono già disponibili, verranno dalle altre leggi del settore e da quelli previsti per la ricostruzione nelle aree colpite dal sisma, permettono così di continuare la grande azione che la Giunta regionale dell’Umbria ha intrapreso per la messa in sicurezza degli edifici scolastici esistenti e la realizzazione di nuovi edifici sempre più adeguati alle esigenze degli studenti e di tutti gli operatori della scuola”.
Nei prossimi giorni dunque sarà pubblicato il bando per la presentazione dei progetti da parte degli Enti locali proprietari degli edifici scolastici. Il 30% delle risorse è riservato agli Istituti della scuola secondaria di II grado delle Province (70% Perugia e 30% Terni), il 50% ai Comuni con popolazione pari o superiore a 15.000 abitanti ed il restante 20% ai Comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti.
Sono ammissibili interventi di natura strutturale di adeguamento o miglioramento sismico come la valutazione del comportamento sismico attuale dell’edificio, con verifica di vulnerabilità sismica,la progettazione esecutiva e naturalmente la realizzazione dell’intervento di adeguamento o miglioramento sismico.
Sono riconosciute ammissibili in particolare: le opere strutturali relative ad interventi di adeguamento/miglioramento sismico della struttura; le opere di finitura strettamente connesse alle opere strutturali (es. tamponamenti, tinteggiature, pavimenti, impermeabilizzazione, infissi, e simili); le opere di impiantistica (termoidraulica, elettrica, meccanica, speciale) ed opere finalizzate a conseguire standard di funzionalità ricettiva, distributiva, tecnologica, di sicurezza, di superamento di barriere architettoniche, e simili ed i lavori relativi agli interventi di consolidamento di opere, strutture e terreni connessi alla salvaguardia dell’edificio.
Per l’efficientamento energetico saranno ammessi interventi di isolamento termico dell’involucro edilizio; interventi sugli impianti di climatizzazione invernale esistenti; installazione di impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria; interventi per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (solare fotovoltaico, micro-eolico, geotermico a bassa entalpia) finalizzati a contribuire al soddisfacimento dei fabbisogni energetici ed al miglioramento delle prestazioni energetiche dell’edificio; modifiche agli impianti termici esistenti finalizzate al contenimento dei consumi energetici; realizzazione di sistemi di illuminazione ad alta efficienza.